Emilia Romagna

Tre parti 'al telefono' in una settimana nel Bolognese

Con l'assistenza in video degli infermieri del 118 addestrati

La centrale del 118 di Bologna in una foto di archivio

Redazione Ansa

Tre nascite 'precipitose' in meno di una settimana in provincia di Bologna. L'ultima, ieri alle 13.30, quando una donna ha partorito in casa una bambina, a Mezzolara di Budrio, teleguidata a distanza da personale dell'Ausl. "Dopo aver inviato i mezzi di soccorso - racconta Juliette Masina, infermiera del 118 che ha seguito il caso con le istruzioni pre arrivo dalla centrale operativa - abbiamo controllato cosa stesse succedendo, attraverso l'intervista telefonica condivisa con la Maternità dell'ospedale Maggiore e ci siamo resi conto che il parto era imminente. Allora abbiamo attivato la videochiamata: la testa ormai affiorava e abbiamo assistito le spinte della signora. Presente c'era anche il compagno che l'ha aiutata, è stato bravissimo. La bambina sta bene, ha pianto subito e anche la mamma stava bene. Siamo rimasti in contatto fino all'arrivo dell'ambulanza, poi abbiamo dato le consegne ed è stata trasferita in pronto soccorso".
    Giovedì un altro caso simile è avvenuto a Castel Maggiore, quando una donna ha partorito in strada, mentre si stata avviando in ospedale, assistita dal marito e dai vicini, teleguidati dall'Ausl. Domenica scorsa, ancora un parto "improvviso" nel parcheggio dell'ospedale di Bentivoglio. "Mi era già capitato di assistere a un parto telefonico - racconta l'infermiera - sono eventi casuali, abbastanza rari. Tutti noi siamo addestrati a eseguire un'intervista telefonica per riconoscere se un parto è a rischio e imminente e utilizziamo queste linee guida approvate con la maternità dell'ospedale Maggiore". (ANSA).
   

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