Emilia Romagna

La Duke Ellington Orchestra all'EuropAuditorium di Bologna

Il 25 gennaio con i classici del celebre musicista americano

Redazione Ansa

Dopo il grande successo del 2015, torna per la seconda volta in Italia la Duke Ellington Orchestra con una tournée che farà tappa al Teatro EuropAuditorium di Bologna il 25 gennaio (Firenze, Roma, Genova e Milano le altre date). La Duncan Eventi è riuscita a conquistare un esclusivo tour della celebre Orchestra che sette anni fa registrò il tutto esaurito in ogni tappa.
    La produzione originale della famiglia Ellington custodisce l'autentica musica del grande compositore Edward Kennedy 'Duke' Ellington, chiamato il "Duca" per la sua nobiltà d'animo e per il suo savoir-faire. Duke Ellington è stato uno dei più prolifici musicisti americani del XX secolo. La sua carriera è durata più di cinquant'anni e fu lui stesso a dar vita e a dirigere questa immortale Orchestra che perpetua musiche senza tempo: colonne sonore di film e canzoni.
    "Il mio strumento non è il pianoforte, è l'orchestra", diceva Duke Ellington, un'affermazione che trasmette il valore di quanto l'artista ha lasciato ai posteri in eredità. Benché molti posizionino la musica di Duke Ellington nell'ambito del Jazz, lui stesso preferiva definirla "American Music" per la vastità delle arie, dei movimenti, delle influenze e dei ritmi che la contraddistinguono. Le esibizioni in Italia della storica orchestra nata nel 1923 che per cinquant'anni ha calcato i palcoscenici di ogni continente, si contano sulle dita di una mano: al Verdi di Pisa nel 1950, all'Ariston di Sanremo nel 1964, al Lirico di Milano nel 1966, a Prato nel 1967 e al Palasport di Bologna nel 1973. Lo show propone brani conosciuti da tutti, come "It Don't Mean a Thing if it Ain't Got That Swing", "Take the A train", "Mood Indigo", "Satin Doll", "Caravan" e "In A Sentimental Mood".
    La presenza della Duke Ellington Orchestra in Italia vuole riportare con questo tour l'attenzione sul valore della musica contro le divisioni, il razzismo e le diversità e vuole far rivivere l'atmosfera degli anni '20 del secolo scorso, anni che furono la culla del ragtime, la musica che segnò un'epoca con la modernità di spirito che ancora oggi gli appartiene. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it