Emilia Romagna

Strage in A4: intitolata sala Provincia Rimini a Pironi

Scoperta targa dedicata alle vittime dell'incidente del 7/10

Redazione Ansa

A Massimo Pironi, ex sindaco di Riccione - tra le sei vittime dell'incidente in A4 accaduto lo scorso 7 ottobre a San Donà di Piave, nel Veneziano che ha colpito una comunità di giovani disabili riccionese - è stata dedicata la sala conferenza della Provincia di Rimini in Corso d'Augusto. Pironi era da tempo impegnato nel volontariato e ha perso la vita con altri sei membri di Cuore 21, cooperativa che si occupa di assistenza a giovani affetti da sindrome di Down.
    Alla memoria di tutti quanti, l'educatrice Romina Bannini e i cinque ospiti del centro Francesca Conti, Rossella De Luca, Maria Aluigi, Valentina Ubaldi, Alfredo Barbieri, oltre che a Pironi, è stata dedicata una targa scoperta questa mattina.
    "Abbiamo iniziato da giovani con un'associazione contro le tossicodipendenze - ha ricordato così Pironi, a margine di una cerimonia, il presidente della Provincia di Rimini Riziero Santi -. Poi Massimo ha fatto strada, è tornato al volontariato nel migliore dei modi, nella maniera più eclatante, con un'esperienza straordinaria come quella del Centro 21 di Riccione. Poi il dramma. Con questo piccolo segno dell'intitolazione della sala conferenze della Provincia lo vogliamo onorare e ricordare perennemente".
    Pironi è stato "un politico che si è dedicato molto alla sua comunità" e che dopo i ruoli istituzionali - ha detto la sindaca di Riccione, Daniela Angelini - ha continuato a fare politica con la P maiuscola, vale a dire dedicarsi agli altri. Al di là degli incarichi, questo credo sia l'esempio più bello che un politico possa lasciare".
    "La cooperativa", ha aggiunto la presidente di Cuore 21 Maria Cristina Codicè, madre di una delle vittime dell'incidente, "si è ridotta quasi del 50% e quindi ci stiamo riorganizzando al nostro interno. Ci sono altre 50-60 famiglie con altrettanti ragazzi" da assistere "e quindi non si pone la domanda 'andiamo avanti o no?'. Certo che andiamo avanti".
    (ANSA).
   

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