Emilia Romagna

Trenta anni fa moriva Augusto Daolio, leader dei Nomadi

Donati 10mila euro a ospedale Cona, nuova mostra a Reggio Emilia

Redazione Ansa

Domani saranno trent'anni senza Augusto Daolio, il fondatore dei Nomadi al quale Ferrara ha dedicato la scorsa estate una mostra a palazzina Marfisa d'Este, cui si sono aggiunti il concerto dei Nomadi a Ferragosto e la raccolta fondi dell'associazione 'Augusto per la vita', che presto porterà una donazione di circa 10mila euro (di cui 5mila stanziati dal Comune) al reparto di Oncoematologia pediatrica dell'Ospedale di Cona.
    Ferrara ha ricordato Daolio anche quando Omar Pedrini, ex leader dei Timoria, al Ferrara Buskers Festival si è presentato a fine agosto, a fianco del fondatore del festival Stefano Bottoni, con il cappello originale del celebre fondatore dei Nomadi. E proprio domani a Reggio Emilia, nello Spazio Gerra, si inaugura la nuova mostra (fino all'8 gennaio) 'Augusto Daolio: uno sguardo libero. Il viaggio, la musica, l'arte': "Per l'occasione - rivela Rosy Fantuzzi, la compagna e presidente dell'associazione 'Augusto per la vita' - ho aperto cassetti e agende che erano solo nostri, con disegni, schizzi, ricordi di viaggio. Nei tre piani di allestimenti si troverà la vita, la pittura, la musica. Mi è piaciuto condividere col pubblico ricordi fino ad oggi solo nostri. Ho seguito l'insegnamento di Augusto: i Nomadi sono il loro pubblico".
    "Penso che Augusto abbia raggiunto il suo obiettivo: comunicare il proprio sentire alla gente - aggiunge -. Al pubblico è arrivato con empatia, con la sua musica e la sua arte, con i suoi scritti, e il pubblico ha raccolto e vissuto con entusiasmo e affetto il suo messaggio. A Ferrara ho toccato con mano questo affetto, la città ha risposto con un calore commovente: tantissimi sono arrivati anche da fuori e mi hanno rivelato personalmente aneddoti, frammenti di vita, che cosa Augusto e i Nomadi hanno rappresentato per loro". "È stato un onore incontrare Rosy e i Nomadi - dice il sindaco di Ferrara Alan Fabbri - un onore celebrare un grande uomo e un grande della musica di ogni tempo, legato anche ai miei ricordi di ragazzo". (ANSA).
   

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