Emilia Romagna

Diritti: a Modena 19/o Congresso Associazione Luca Coscioni

Dal 13 al 16. 'Ritrovo per passare da preoccupazione a azione'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 06 OTT - Quattro giorni dedicati a riflettere sui diritti fondamentali della persona e le scelte ad essi legati spaziando dal diritto alla cura all'assistenza, dalla libertà di scelta nel fine vita, alla salute riproduttiva, dalle malattie rare e alla ricerca scientifica. E' denso il programma della 19/a edizione del Congresso dell''Associazione Luca Coscioni', in programma a Modena dal 13 al 16 ottobre prossimi sul tema 'Per la vita delle della democrazia, delle libertà, del diritto, della scienza. Delle persone'. "Un ritrovo - è stato spiegato in conferenza stampa da Michele De Luca, Filomena Gallo, Marco Cappato, co-presidente, segretario nazionale e tesoriere dell'associazione - "per chi sui diritti volesse passare dalla preoccupazione all'azione".
    In particolare, hanno osservato, il Congresso, aperto a tutti, "sarà una occasione per fare il punto sullo stato dei diritti e delle libertà civili in Italia e per presentare le azioni, gli obiettivi e gli strumenti che l'Associazione intende mettere in atto per continuare a difendere diritti esistenti e a conquistarne di nuovi".
    Patrocinata dall"Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dalla kermesse scaturiranno gli obiettivi politici 2023 in tema di fine vita, aborto, fecondazione assistita, disabilità, cannabis, democrazia partecipativa, ricerca scientifica.
    "Nel campo dei diritti civili e umani da tutelare - ha evidenziato in merito il professor Michele De Luca, co presidente dell'associazione e direttore del Centro di Medicina Rigenerativa 'Stefano Ferrari' dell'Università di Modena e Reggio Emilia - è anche la libertà di ricerca scientifica, una delle missioni della stessa associazione accomunate dal motto 'Dal corpo del malato al cuore della politica'. La ricerca è vita e va sostenuta altrimenti muore e con essa la possibilità di curare persone come chi è affetto da malattie rare, genetiche, oltre i malati gravi, che come tutti i cittadini dovrebbero avere la possibilità di usufruire di terapie scoperte dopo faticose e costose ricerche". (ANSA).
   

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