Emilia Romagna

'Robot' a Bologna, elettronica e arti digitali

Dal 5 all'8 ottobre in vari spazi della città

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 27 LUG - La musica elettronica come esplorazione di un futuro possibile, un festival che è un'occasione per immergersi nelle trasformazioni profonde del 'suono in cui viviamo', come recita il titolo del saggio del musicologo Franco Fabbri. È l'aspirazione dell'edizione 2022 di Robot, festival internazionale di musica elettronica e arti digitali che dal 5 all'8 ottobre celebra a Bologna la contemporaneità. E torna a farlo riscoprendo anche la sua vocazione "nomadica" che non è solo nelle scelte artistiche, ma anche nell'individuazione degli spazi. Non più un 'centro', ma una galassia che intorno a questo centro, il DumBO, gravita, inglobando Palazzo Re Enzo, l'Accademia delle Belle Arti, l'Oratorio di San Filippo Neri e il Tpo.
    Il programma si apre nuovamente alle esperienze internazionali proponendo, al fianco di nomi 'classici' del rapporto tra musica e tecnologia, musicisti che arrivano dalla scena più sotterranea e sperimentale. "La volontà di questa edizione è rimettere la musica al centro - dice Marco Ligurgo, direttore artistico del festival - lasciando che si riappropri appieno dei suoi spazi". Si va dai protagonisti assoluti della ricerca più radicale (Ben Frost, Skee Mask, Zenker Brothers) o di quella più eterea (Caterina Barbieri, Pantha Du Prince, Lyra Pramuk) ad artisti che definiscono una mappa che supera la tradizionale localizzazione della cultura sonora, come la groenlandese Courtesy, la cileano-norvegese Carmen Villain, l'italiana Eva Geist, l'inglese Loraine James, il bosniaco Mario Batkovic e le danesi Sofie Birch e Nana Pi. Ed ancora, il cosmopolitismo techno di Tsvi e object blue, l'antagonismo rigoroso di Brutal Casual, la visione 'architettonica' di Luce Clandestina. E, a proposito di classici, il ritorno del duo composto da Miss Kittin & The Hacker, che ha codificato all'inizio del nuovo millennio i panorami techno ed electro.
    Robot Festival è un progetto dell'Associazione Culturale Shape.
    (ANSA).
   

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