Emilia Romagna

Cadavere senza testa, sentiti i sei fratelli della vittima

S'indaga su contatti, ultimi spostamenti e rapporti familiari

Redazione Ansa

Proseguono a pieno ritmo e a tutto campo le indagini per capire cosa sia successo a Franco Severi, un agricoltore romagnolo di 55 anni, il cui cadavere, decapitato, è stato ritrovato mercoledì notte non lontano dalla sua abitazione sull'Appennino forlivese, nella frazione di Cà Seggio nel comune di Civitella. Per tutta la mattina sono proseguiti i rilievi sul luogo del ritrovamento del cadavere, in casa della vittima e soprattutto sono state ascoltate persone vicine a Severi, l'amico che ha trovato il corpo e i suoi sei fratelli. Al momento non risultano indagati ma l'ipotesi prevalente è sempre quella dell'omicidio. Della testa nessuna traccia.

Le indagini sono coordinate dalla procuratrice capo di Forlì, Maria Teresa Cameli, e affidate ai carabinieri di Meldola insieme ai colleghi del nucleo provinciale. Il riserbo degli inquirenti è massimo. Gli accertamenti, pur se a 360 gradi, stanno intanto cercando di mettere a fuoco il background di Severi a livello di rapporti personali. Si sta indagando in particolare per risalire ai suoi ultimi contatti e soprattutto agli spostamenti nei giorni precedenti alla morte. Per quanto finora ricostruito, il decesso del 55enne - un uomo che viveva quasi da eremita col suo cane, ora affidato al canile, ma comunque 'bonario' lo descrivono in paese - risalirebbe a 24-48 ore prima del ritrovamento del suo cadavere, in un dirupo non troppo distante dalla sua abitazione, un grosso casolare in una zona isolata.

L'elemento macabro e più misterioso di tutti il fatto che il corpo fosse decapitato. La testa della vittima non è ancora stata trovata, quasi inghiottita tra i boschi d'Appennino. Il rischio è che possa essere stata divorata da animali selvatici. Per tutta la mattina si è cercato, anche usando un drone, nei dintorni della casa. È stata in parte sfalciata la vegetazione. Niente. I primi esiti dell'autopsia, eseguita oggi, a quanto appreso dall'ANSA confermano che la testa è stata staccata dal corpo con un taglio netto, indizio che fa propendere per la morte violenta. Non ci sarebbero elementi che fanno pensare a una morte naturale. Sul resto del corpo non sarebbero emersi altri segni traumatici, né fori da arma da fuoco. Per risposte più complete bisognerà attendere l'esito degli esami tossicologici e istologici che richiederanno ancora del tempo.

Per gli inquirenti la morte dell'uomo non sarebbe avvenuta nel luogo in cui è stato trovato il corpo. Escluso che sia accaduta nell'abitazione: la casa sarebbe stata trovata chiusa e in ordine. Niente che faccia pensare a gesti efferati tra quelle mura. Il fascicolo aperto è ancora a carico di ignoti.

Dopo aver ascoltato l'amico di Severi che ha trovato il suo cadavere, sarebbero stati sentiti anche i sei fratelli della vittima. Pare ci fosse una 'faida' dalle molteplici sfaccettature nella famiglia Severi, tra piccoli contenziosi, cause civili e penali, continui litigi. Con, in particolare, uno dei fratelli contro gli altri sei (fra i quali Franco), questi ultimi assistiti dai legali Massimiliano Starni e Massimo Mambelli.

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