Emilia Romagna

Covid: E-R, entro il 2023 recupero delle liste d'attesa

Assessore, priorità chirurgia oncologica e cardiovascolare

Redazione Ansa

Un milione e mezzo di prestazioni sanitarie rinviate causa Covid già recuperate in Emilia-Romagna, oltre a circa 53mila interventi chirurgici. Tuttavia per tornare ai livelli ottimali pre-covid servirà un anno e mezzo, con un traguardo intermedio fissato già alla fine del 2022. Il piano operativo della Regione per il recupero delle liste di attesa per le prestazioni sanitarie differibili o programmabili prevede che il 90% dei casi rispetti i tempi della prima visita entro 30 giorni e dell'accertamento diagnostico entro 60 giorni già a dicembre del 2022. Prima della pandemia i tempi erano rispettati in media nel 97% dei casi e questo è l'obiettivo entro il 2023.

"In generale, nel 2020 i livelli si sono mantenuti alti perché c'è stata meno domanda da parte dei cittadini - spiega l'assessore alla Salute Raffaele Donini - Nel 2021 domanda e offerta sono tornate a crescere, ma gli operatori sanitari erano molto impegnati sul fronte gestione Covid e vaccinazione, da qui il calo delle performance. Faremo il massimo per recuperare".

Anche sul fronte della chirurgia si prevede nel 2022 il recupero della capacità produttiva al 92% dei livelli del 2019 e il ripristino completo della capacità pre-pandemica nel 2023.

"In particolare, sarà data priorità agli interventi chirurgici in ambito oncologico e cardiovascolare - sottolinea Donini - per un recupero dei tempi previsti di 30 giorni nel 90% dei casi entro il 2022. Più complessa, invece, la situazione sulla protesi dell'anca, abbiamo liste d'attesa lunghissime di molti pazienti anche da fuori regione. Nel 2019 eravamo al 93% di risposta nei tempi, nel 2022 puntiamo all'85%". Per migliorare i tempi d'attesa, la Regione metterà in campo diverse azioni che saranno oggetto di confronto coi sindacati. "Ci confronteremo sul piano di assunzioni generale e prevediamo un impiego di personale extra orario di lavoro, pensiamo a nuovi modelli organizzativi e anche a un aumento delle prestazioni nel privato accreditato", aggiunge l'assessore. Anche la telemedicina, giocherà un ruolo di primo piano, con il teleconsulto tra i medici di base e gli specialisti.

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