Emilia Romagna

Il carciofo violetto di San Luca nuovo presidio Slow Food

Progetto di recupero partito da gruppo di giovani imprenditori

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 11 MAG - Dai colli bolognesi la rinascita del Violetto di San Luca: il carciofo è un nuovo presidio Slow Food dell'Emilia Romagna. Un prodotto apprezzato dagli stessi bolognesi che, grazie alle ridotte dimensioni del prodotto, usavano conservarlo sott'olio e ne apprezzavano anche le parti meno nobili, come le foglie o i cosiddetti carducci, i polloni in eccesso, protagonisti di numerose ricette anti spreco. Il progetto di recupero è partito dalla volontà di un gruppo di giovani produttori, costituitisi prima in associazione e divenuti poi promotori del Presidio, reso possibile soprattutto grazie al confronto con gli agricoltori anziani del posto, che hanno tramandato saperi e tecniche legati alla coltivazione della particolare tipologia di carciofo.
    La valorizzazione è stata supportata anche dall'assessorato all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna.
    Diverse le iniziative per la valorizzazione del carciofo violetto di San Luca. Si parte con una settimana dedicata alla valorizzazione e promozione del Presidio Slow Food sul territorio dal 15 al 22 maggio. (ANSA).
   

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