Emilia Romagna

Scherma: a Bologna allena le ucraine, diventa ct di sciabola

Terenzio: 'Le gare le aiutano a staccare, puntiamo a Parigi'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 09 MAG - A Bologna le schermitrici ucraine sono state accolte e possono ancora sognare. A partire dall'obiettivo Olimpiadi 2024 di Parigi. Ne è convinto Andrea Terenzio, dal 2011 maestro e direttore tecnico della Virtus Scherma Bologna e da pochi giorni nominato commissario tecnico della nazionale ucraina femminile di sciabola. Ieri ha esordito alla Coppa del mondo a Hamammet, in Tunisia.
    Terenzio in passato è stato preparatore fisico del campione di sciabola Aldo Montano e ora è maestro di Luigi Samele - argento alle Olimpiadi di Tokyo - e della sua compagna, Olga Kharlan, schermitrice ucraina medaglia d'oro olimpica e sei volte campionessa del mondo. Sono cinque le atlete ad aver partecipato alla Coppa a Hamammet: Kharlan si è posizionata tra le prime sedici, Yuliia Bakastova è invece entrata per la prima volta nelle prime otto, mentre le altre tre atlete (Olena Kravatska, Oleksandra Bondar, Valeriia Prochenko) non si sono qualificate per il tabellone delle prime 64.
    "Come squadra siamo arrivati decimi - ha detto Terenzio all'ANSA - era parecchio che le ragazze non si allenavano e c'è del lavoro da fare. Sicuramente la gara è stata una valvola di sfogo e ha aiutato a pensare ad altro e a staccare un po' la spina".
    La testa va ovviamente al conflitto in corso nel loro Paese, ma secondo Terenzio a Bologna ci sono i presupposti per crescere. La Virtus, infatti, è attiva nella solidarietà dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina e sta ospitando sei ragazzi della nazionale ucraina juniores di scherma. Due anni fa, spiega Terenzio, Olga Kharlan si è trasferita a Bologna - a inizio aprile Samele era andato in auto per riportarla in Italia, insieme con sua sorella, da Budapest - e da dieci giorni anche le altre atlete l'hanno raggiunta. "Sicuramente rimarranno qui fino al mondiale, poi vedremo se riusciremo ad averle con noi fino alle prossime Olimpiadi - ha concluso Terenzio - Io sono felicissimo perché questa nazione ha una grossa storia schermistica e sento la responsabilità di riportarla in alto".
    (ANSA).
   

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