Emilia Romagna

Musica: arcidiocesi Bologna promuove concerto per Ezio Bosso

Nella basilica S.Petronio nel secondo anniversario della morte

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 04 MAG - Un concerto per il maestro Ezio Bosso, scomparso due anni fa, nella basilica di San Petronio a Bologna: lo offre alla cittadinanza l'Arcidiocesi, su un'idea del cardinale Matteo Zuppi sviluppata con Annamaria Gallizio, per anni assistente personale del musicista, direttore e compositore d'orchestra che ha lavorato per dischiudere il mondo della musica classica a tutti, senza distinzioni di livello sociale o culturale. L'appuntamento, 'Waves and Hope', è in programma domenica 15 maggio, alle 18.30, ad ingresso libero ma con un 'biglietto responsabile' a favore di Emergency per l'emergenza in Ucraina, una scelta che deriva dal rapporto che Bosso aveva con il suo fondatore Gino Strada.
    Sul palco salirà l'orchestra d'archi Buxus Consort Strings, 23 musicisti che negli anni hanno collaborato con Bosso e hanno fatto parte delle formazioni da lui fondate (StradivariFestival Chamber Orchestra e Europe Philarmonic Orchestra); l'ensemble è guidato da Relja Lukic, primo violoncello dell'Orchestra del Teatro Regio di Torino, amico e stretto collaboratore dell'artista scomparso a Bologna il 14 maggio 2020. L'evento è realizzato anche grazie al contributo di Fondazione Carisbo, alla collaborazione del Comune di Bologna e alla collaborazione organizzativa del Buxus Consort Festival, dedicato a Bosso, la cui prima edizione si è svolta a settembre 2021 a Gualtieri (Reggio Emilia).
    "Per Ezio Bosso - commenta l'arcivescovo Zuppi, presentando il concerto in relazione al periodo di crisi che stiamo vivendo - 'la musica fa eliminare ogni confine. L'Europa è un'orchestra a cui rivolgersi'. Ringrazio Ezio che con la sua passione ci ricorda come la musica può unire e superare tutti i confini in un momento nel quale è indispensabile vincere la guerra e l'incapacità a suonare insieme ognuno il proprio strumento".
    "Bosso è stato un artista straordinario, capace di arrivare dritto al cuore - sottolinea il sindaco Matteo Lepore - Nettuno d'Oro della città di Bologna, ha lasciato un segno profondo nella sua esperienza nella nostra città, usava la musica per cambiare il mondo, ci ha insegnato ad ascoltare e ad ascoltarci". (ANSA).
   

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