Emilia Romagna

Il Festival Verdi torna a Busseto con il Rigoletto

4 recite dal 7 ottobre assieme a concerti corali e sinfonici

Redazione Ansa

Un concerto corale, un concerto sinfonico e la nuova produzione d'opera 'Rigoletto e la maledizione' al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto arricchiscono e completano la programmazione del XXII Festival Verdi. Un ritorno nello scrigno teatrale ottocentesco della Rocca bussetana, che tornerà ad accogliere gli appassionati per riassaporare il piacere dell'ascolto dell'opera verdiana nel cuore della terra natale del Maestro. Il Coro del Teatro Regio di Parma, diretto e accompagnato al pianoforte da Martino Faggiani, sarà protagonista del concerto corale dell'1 ottobre con brani da Il trovatore, Macbeth, Nabucco, I Lombardi, Otello, Giovanna d'Arco e La traviata, brani che offrono un ampio arco delle grandi pagine corali verdiane.
    'Rigoletto e la maledizione' è una delle nuove produzioni del Festival, nell'arrangiamento per ensemble cameristico di Alessandro Palumbo con la regia di Manuel Renga: debutta il 7 ottobre con repliche il 9, 13, e 16. L'11, infine, il concerto sinfonico della Filarmonica Toscanini diretta da Haoran Li in un programma dedicato a pagine sinfoniche di Verdi, Donizetti e Wagner, affiancate a trascrizioni e variazioni sulle più celebri melodie verdiane di Marc-Olivier Dupin e Johann Strauss.
    "Nell'anno del ritorno del Festival Verdi alla sua dimensione più consueta e ampia - dice Anna Maria Meo, direttrice artistica del Festival Verdi - è per noi una gioia far ritorno al Teatro Verdi di Busseto, nel cuore delle terre verdiane, custodi di quella tradizione che è tratto caratterizzante del Festival e che da oltre vent'anni si rinnova mantenendo viva un'identità in costante dialogo con la contemporaneità. La programmazione pensata per Busseto, che riporta al Teatro Verdi un titolo in forma scenica, e che vede le due eccellenze musicali del nostro territorio, la Filarmonica Toscanini e il Coro del Regio, protagoniste di due appuntamenti, costituisce un'ulteriore, significativa e preziosa tappa di un percorso e che non rinuncia a coniugare l'alto livello delle produzioni del Festival con un legame sempre più stretto con il territorio e con le sue grandi realtà artistiche". (ANSA).
   

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