Emilia Romagna

Feste d'altri tempi, teatro in mezzo ai campi nel Bolognese

Teatro delle Ariette, 25/4 e 1/5 pranzi autogestiti e spettacoli

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 20 APR - Dopo la sospensione per l'emergenza sanitaria, il Teatro delle Ariette riprende la tradizione di festeggiare il calendario civile del 25 aprile e primo maggio nel suo teatro in mezzo ai campi, a Castello di Serravalle in Valsamoggia (Bologna), con la formula del pranzo popolare autogestito seguito da appuntamenti teatrali. 'Feste d'altri tempi' è il titolo della rassegna, che ospiterà il 25 aprile la compagnia toscana CapoTrave con "Piccola Patria" e l'1 maggio Cada Die Teatro con "Pesticidio", due compagnie che lavorano su temi sociali come il senso di cittadinanza, la difficoltà di appartenere a una comunità, il diritto a un lavoro che rispetti la dignità dell'uomo e della natura e non sia sottoposto solo alla logica del profitto. "Festeggiare la bellezza della libertà e della dignità del lavoro in un mondo dove le decisioni sono prese da pochi e non da molti, dove imperversa la propaganda, dove i dissenzienti diventano nemici, la competizione prende il posto della solidarietà e la logica della guerra vince su quella del dialogo": così Paola Berselli e Stefano Pasquini presentano questi appuntamenti "per continuare a immaginare insieme un altro mondo possibile, per recuperare e rinnovare i valori originari della Resistenza".
    'Piccola Patria' è uno spettacolo di Lucia Franchi e Luca Ricci ispirato alla vicenda storica della Repubblica di Cospaia, situata tra Toscana e Umbria, un lembo di terra lungo 2 km e largo 500 metri che fu Repubblica indipendente dal 1440 al 1826, a causa di un errore di tracciamento dei confini da parte dei geografi della Repubblica di Firenze e dello Stato Pontificio, e ambientato nel nostro presente in una cittadina di provincia dove si sta per svolgere un referendum che decreterà l'eventuale autonomia dall'Italia. 'Pesticidio', di Pierpaolo Piludu e Andrea Serra, è la storia di Bachisio, uomo semplice, fortemente legato alla sua terra, che insieme a sua moglie e a suo figlio, come tanti altri contadini, sta lottando contro una grande impresa che ha acquistato enormi appezzamenti di terreni in tutta la Sardegna per coltivarli in maniera intensiva. (ANSA).
   

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