Emilia Romagna

Università: Messa, riforma doppia laurea sarà presto legge

La ministra all'inaugurazione dell'anno accademico a Ferrara

Redazione Ansa

"Abbiamo, credo domani o in settimana in Senato, un'altra riforma partita dal Parlamento, quello della doppia laurea", ovvero la "possibilità di iscriversi in contemporanea a due corsi, compatibilmente con la frequenza a questi corsi", opzione che "una legge del 1933 rendeva impossibile. Penso a ragazzi che vogliono iscriversi al conservatorio e all'università. Questo diventa legge, spero a breve". Così Maria Cristina Messa, ministra dell'Università e della ricerca, nella prolusione all'inaugurazione del 631/mo anno accademico dell'Università di Ferrara. Messa ha ricordato la legge sulle lauree abilitanti e poi ha sottolineato anche la centralità di un'altra riforma all'orizzonte, quella sulle classi di laurea. "Riforma più difficile da comprendere - ha detto - e su cui vorrei ci fosse chiarezza". "Abbiamo un'organizzazione didattica oggi basata su 360 settori scientifico disciplinari. Questo è un sistema che è stato molto utile, in parte viene usato anche in modo flessibile, ma resta un sistema che ha di fronte alla trasversalità una classificazione verticale", "si scontra con un sistema molto rigido dei settori che non corrispondono più nemmeno bene ai settori concorsuali". "Questo richiede uno sforzo molto importante dal punto di vista tecnico - ha aggiunto - ma politicamente credo sia da affrontare nella maniera più serena allo scopo di dare una visione della nostra offerta didattica che riesca a prevenire i tempi, a essere più aggiornata coi tempi che ormai richiedono una forte interdisciplinarietà e che richiedono la revisione dei contenuti che abbiamo dato tanti anni fai ai nostri corsi".

Dalla pandemia alla guerra, "in uno scenario così colmo di incertezze sociali, sanitarie ed economiche, l'Università pubblica ha il compito di infondere fiducia nelle giovani menti, di reagire con la necessaria flessibilità e di contribuire alla trasformazione della società, a partire dalla salvaguardia culturale dei valori alla base dei diritti fondamentali di ogni essere umano". Così Laura Ramaciotti, rettrice dell'Università di Ferrara, in un passaggio del suo intervento. "Nella nostra visione la didattica svolge un ruolo assolutamente centrale, in quanto servizio pubblico essenziale per l'intero Paese, specie in un momento storico così delicato". L'Università di Ferrara, ha detto la rettrice, conta circa 27mila studenti. "Legato al tema dell'aumento degli studenti, è la questione degli spazi didattici: aule, sale studio e laboratori. Nel breve periodo ci vedremo obbligati ad ampliare il numero di aule in locazione", "al riguardo, non si può non rilevare come la drammatica situazione internazionale, che si somma ad una già precedente ripresa dell'inflazione a livello europeo, renda problematico portare avanti gli impegni di edilizia universitaria a causa dell'impennata dei costi delle materie prime, che infatti le imprese edili stentano a reperire". "La mia priorità è stata il ritorno in presenza di tutte le lezioni del secondo semestre dell'anno accademico che inauguriamo oggi - ha aggiunto - La tenacia con la quale abbiamo perseguito il ritorno in aula non significa tuttavia che non intendiamo fare tesoro delle modalità didattiche innovative basate sulle tecnologie digitali, sperimentate con insperato successo nel periodo della pandemia. Al contrario", il supporto a distanza "continuerà a rappresentare un utile strumento di supporto".

 

 

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