Emilia Romagna

Fondazione E-R vittime reato, 80% casi riguarda donne-minori

Nel 2022 il 100% delle richieste è stato per reati di genere

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 17 MAR - Le violenze, quasi tutte all'interno di nuclei familiari o dove ci sono relazioni affettive, sono caratterizzate dal genere: le vittime sono donne e bambini. È il dato emerso dal bilancio della 'Fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato'. A tracciare il bilancio 2019-2020, in commissione Parità della Regione, sono stati il presidente della Fondazione, Carlo Lucarelli, e la direttrice, Elena Zaccherini.
    L'impegno e il sostegno sono rivolti alle vittime di omicidio e tentato omicidio, stalking, violenze familiari, violenze sessuali, rapine e aggressioni, danni gravissimi. La Fondazione contribuisce a terapie psicologiche e psichiatriche, all'acquisto di beni e servizi, al pagamento dell'affitto, ma anche al conseguimento della patente per le donne che desiderano rendersi indipendenti. La relazione riguarda il biennio 2019-20 (in cui c'era la precedente gestione) e oltre l'80% dei reati riguardava violenze di genere, con vittime donne e bambini. "Il 2022 - ha spiegato Zaccherini - conferma questo trend e il 100% delle richieste è per reati di genere". Un dato che si ritrova anche nel bilancio dalla nascita della Fondazione: dal 2005 al 2021 sono state accolte mille istanze e 800 di queste erano relative a donne e minori. Nel 2019 sono stati accolti 42 casi, scesi a 21 nel 2020 anche "se nei primi tre mesi del 2022 siamo già a 12, un trend in aumento" ha scandito Zaccherini. Se nel 2019 le violenze intra-familiari su donne erano il 57%, l'anno dopo sono salite al 67%. Basso il numero di quelle extrafamiliari: il 6% nel 2019 e l'11% nel 2020. Sempre a causa della crisi pandemica, nel 2019 la Fondazione ha aiutato 89 persone, scese a 38 l'anno seguente. Contenuto il numero degli interventi a favore di chi ha subito rapine e aggressioni. Fra le province che registrano più richieste, la prima è Bologna.
    (ANSA).
   

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