Emilia Romagna

I due gemelli veneziani di Goldoni a Bologna e Modena

Dal 17 febbraio con la nuova regia di Valter Malosti

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 16 FEB - Dopo il debutto in streaming a dicembre 2020 e quello finalmente dal vivo lo scorso dicembre in prima assoluta a Venezia, la commedia di Carlo Goldoni "I due gemelli veneziani" nella nuova messinscena di Valter Malosti, direttore di ERT, arriva nei due principali teatri della Fondazione emiliano romagnola dal 17 al 20 febbraio all'Arena del Sole di Bologna e dal 24 al 27 allo Storchi di Modena. Con questo primo incontro con l'opera di Carlo Goldoni, Valter Malosti prosegue "un percorso a ritroso - come lui stesso lo definisce - attraverso autori fondamentali per la costruzione di una lingua italiana per la scena: Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda, Roberto Longhi, Federico Fellini, Patrizia Valduga, Antonio Tarantino".
    Per Malosti questo incontro è stato l'occasione per conoscere in profondità Goldoni, studiando con grande curiosità i Mémoires soprattutto ravvivati dalla mediazione di Strehler che lo ha trasformato in alter ego (fratello - specchio). "Sul grande veneziano nel corso dei secoli si sono depositate, come con Pirandello - spiega ancora il regista - verità assolute poco supportate da fonti precise o stereotipi legati più alle invenzioni sceniche di grandi o meno grandi registi, che ad uno studio reale dei suoi testi. La storia teatrale e di composizione de 'I due gemelli veneziani' e dei suoi eredi letterari e scenici è un viaggio affascinante e rivela lampi di grazia eversiva e seminale che fu propria di quella schiera di attori che tra la fine del '500 e la fine del '700 dominarono le scene teatrali europee".
    "I due gemelli veneziani" è una gran macchina di divertimento con un intreccio trascinante fatto di duelli, amori e disamori, fughe, prigioni, ritrovamenti, in cui svetta la magnifica invenzione dei gemelli identici, ma opposti caratterialmente: uno sciocco l'altro scaltro. Fra gli interpreti Marco Foschi nel doppio ruolo dei gemelli Zanetto e Tonino, Danilo Nigrelli (Pancrazio), Marco Manchisi (Arlecchino / Pulcinella) e Irene Petris (Beatrice). Lo spettacolo è una coproduzione fra ERT/Teatro Nazionale, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Piemonte Europa, Teatro Metastasio di Prato. (ANSA).
   

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