Emilia Romagna

Dal 7/2 le 'Riprese di Mario Fantin per Italia K2'

Restaurato film sulla spedizione del '54 guidata da Ardito Desio

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 04 FEB - 31 luglio 1954: la spedizione del Club Alpino Italiano guidata dal professor Ardito Desio tocca per la prima volta la vetta del K2, seconda montagna più alta della Terra. Lassù, a 8.611 metri, giungono due degli scalatori che compongono il gruppo degli alpinisti e, per la prima volta nella storia, filmano la sommità di uno dei mastodonti del Karakorum. L'intera vicenda della spedizione viene documentata dal cineoperatore Mario Fantin dall'arrivo in Pakistan alla marcia di avvicinamento alla montagna, per continuare con le varie fasi della scalata e con il ritorno degli alpinisti al campo base. Dopo l'anteprima lo scorso luglio al festival 'Il Cinema Ritrovato', in cui l'Orchestra e il Coro del Teatro Comunale di Bologna, diretti da Timothy Brock, hanno eseguito dal vivo le musiche orchestrate da Daniele Furlati a partire da quelle scritte da Teo Usuelli nel 1954, 'Riprese di Mario Fantin per Italia K2-Nuovo montaggio' sarà nelle sale italiane dal 7 febbraio, grazie al progetto della Cineteca di Bologna 'Il Cinema Ritrovato. Al cinema', per la distribuzione dei classici restaurati. 'Riprese di Mario Fantin per Italia K2' anticipa il restauro dell'intero film, realizzato dalla Cineteca in collaborazione con il Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai e con il sostegno del Ministero della Cultura, che aprirà il 29 maggio in anteprima assoluta la 70/a edizione del Trento Film Festival.
    "Lavorando al film ci siamo innamorati delle immagini di Mario Fantin, bolognese, di cui nel 2021 è ricorso il centenario", racconta il direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli. "Immagini così potenti che si ha la sensazione di assistere al compimento dell'ultima odissea umana sulla terra. E le riprese ci fanno ritrovare lo sguardo etico di Fantin, capace, in condizioni impossibili, di trovare sempre l'inquadratura giusta, quella che ci racconta lo spirito profondo di quest'avventura, il rapporto tra l'uomo e la natura, la bellezza suprema delle montagne, la sfida umana per superare i propri limiti". (ANSA).
   

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