Emilia Romagna

Teatro: Glauco Mauri, cinquecento volte Re Lear

Dal 4 al 6 febbraio al Teatro Galli di Rimini

Redazione Ansa

Tra i ventiquattro personaggi shakespeariani a cui ha dato vita nella sua lunga carriera artistica Glauco Mauri, Re Lear è quello di cui ha indossato più volte i panni, ben cinquecento volte. Un'alchimia che si ripeterà dal 4 al 6 febbraio al Teatro Galli di Rimini nel nuovo allestimento che lo vede diretto da Andrea Baracco e affiancato dal compagno di sempre Roberto Sturno nei panni del conte di Gloucester. "Non ho mai smesso di credere che bisogna sempre mettersi in discussione - spiega Glauco Mauri - accettare il rischio pur di far sbocciare idee nuove per meglio comprendere quel meraviglioso mondo della poesia che è il teatro. Ed eccomi qui, alla mia veneranda età, impersonare Lear. Mi sono sempre sentito non all'altezza ad interpretare quel sublime crogiolo di umanità che è il personaggio di Lear. In questa mia difficile impresa - continua l'attore - mi accompagna la convinzione che per tentare di interpretare Lear non servono tanto le eventuali doti tecniche maturate nel tempo quanto la grande ricchezza umana che gli anni mi hanno regalato nel loro, a volte faticoso, cammino. Spero solo che quel luogo magico che è il palcoscenico possa venire in soccorso ai nostri limiti. Cosa c'è di più poeticamente coerente di un palcoscenico per raccontare la vita? E nel Re Lear è la vita stessa che per raccontarsi ha bisogno di farsi teatro". "Quello che mi ha sempre colpito di questa tragedia, che è una delle più nere e per certi versi enigmatiche tra quelle dell'autore inglese, è che sotto quel nero sembra splendere qualcosa di incredibilmente luminoso e proprio questa luce sepolta dall'ombra la rende così affascinante - aggiunge il regista Andrea Baracco. (ANSA).
   

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