Emilia Romagna

Uccisa a Faenza: dopo l'omicidio l'imputato prese un caffé

Poi Barbieri al Sert disse di aver ricominciato con la cocaina

Redazione Ansa

Dopo avere soffocato e sgozzato la vittima, si era fermato da un amico a prendere un caffè senza tradire all'apparenza alcuna emozione. Un paio di giorni dopo inoltre si era presentato al Sert di Reggio Emilia lamentando di avere ripreso a fare uso di cocaina. E' quanto emerso in mattinata in Corte d'Assise a Ravenna in merito a Pierluigi Barbieri, alias lo Zingaro, 53 anni, nato a Cervia (Ravenna) ma negli ultimi tempi domiciliato nel Reggiano e reo confesso dell'omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne ammazzata il 6 febbraio nel suo appartamento di Faenza, nel Ravennate. Il co-imputato - secondo gli inquirenti mandante del delitto - è il 55enne meccanico faentino Claudio Nanni, ex marito della vittima.
    Un testimone della difesa - il 42enne Andrea Cosma di Russi, nel Ravennate - ha detto in aula di conoscere entrambi dal 2014 per via della passione per le moto. "La mattina 6 febbraio alle 7.10 mi sono affacciato da casa: ho visto Barbieri, mi ha chiesto un caffè e se poteva usare il bagno. Poi abbiamo parlato della mia nuova fidanzata. Si è trattenuto dieci minuti, aveva fretta e io dovevo andare a lavorare. C'eravamo accordati il giorno prima per trovarci quella mattina - ha proseguito il teste - non mi ha detto per quale motivo né l'orario. Mi aveva detto che non riusciva a dormire, che aveva avuto problemi dopo l'incidente di moto - accaduto il 21 luglio del 2016 con trauma cranico-commotivo - che prendeva delle medicine per gli sbalzi d'umore".

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