Emilia Romagna

Mostra e retrospettiva film per centenario nascita Pasolini

Programma Cineteca Bologna, da 1 marzo 'Folgorazioni figurative'

Redazione Ansa

Una mostra, un convegno, due pubblicazioni, una retrospettiva integrale, la distribuzione in tutta Italia di una selezione dei suoi film: è il programma della Cineteca di Bologna per il centenario della nascita, nel capoluogo emiliano, di Pier Paolo Pasolini.
    'Folgorazioni figurative' è il titolo della mostra che si inaugurerà l'1 marzo, nei nuovi spazi espositivi del Sottopasso di Piazza Re Enzo, capitolo centrale, ma non unico, di un ritorno a Pasolini che si compone di due pubblicazioni, 'Pasolini e Bologna' e 'Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative' (questo ad accompagnare la mostra), un convegno allo Stabat Mater dell'Archiginnasio il 3 marzo, una retrospettiva integrale, al Cinema Lumière, dei suoi film e la distribuzione (in collaborazione con Csc-Cineteca Nazionale) su tutto il territorio nazionale di alcuni tra i titoli più rappresentativi, grazie al progetto 'Il Cinema Ritrovato. Al cinema', con il quale la Cineteca bolognese porta da un decennio nelle sale italiane i classici restaurati. Le iniziative sono realizzate dalla Cineteca con il patrocinio dell'Università di Bologna.
    La mostra cercherà di disegnare quello sguardo pasoliniano, formato da Roberto Longhi, che si ritrova nelle sue opere cinematografiche e che il percorso espositivo analizzerà secondo un ordine cronologico, dall'esordio, nel 1961, con 'Accattone', all'ultimo 'Salò o le 120 giornate di Sodoma', uscito postumo a poche settimane dall'omicidio di Pasolini, avvenuto il 2 novembre 1975.
    "La mostra - anticipano i curatori Marco Antonio Bazzocchi, Roberto Chiesi e Gian Luca Farinelli - sarà un itinerario figurativo all'interno dell'immaginario di Pasolini: ogni sezione corrisponderà a uno snodo fondamentale del suo percorso artistico e formativo. Il filo conduttore sarà dato dai dipinti e dai disegni dell'arte della grande tradizione italiana e internazionale e di quella contemporanea che Pasolini ha assorbito nel proprio sguardo e ha rielaborato e reinventato nelle sue opere creando un immenso sistema visivo-scritto".
    (ANSA).
   

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