Emilia Romagna

Zaki: Mihajlovic invito e gaffe, speriamo non scriva più

'Neanche ai tempi di Tito si facevano due anni per questo'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 11 DIC - "Come si chiama, Stefano?".
    L'allenatore Sinisa Mihajlovic risponde così a una domanda su Patrick Zaki, lo studente dell'università di Bologna scarcerato in settimana dopo quasi due anni di carcere in Egitto. Tifoso rossoblù, Zaki ieri nel suo primo post sui social ha mostrato un braccialetto della squadra della città italiana dove frequenta un master e dove spera di tornare.
    "Lo abbiamo già invitato. Quando torna in Italia, a Bologna se viene allo stadio, a vedere l'allenamento, ci fa piacere", ha detto il tecnico, informandosi con i giornalisti in conferenza stampa sui motivi per cui lo studente era stato arrestato, tra l'altro articoli sulla minoranza copta in Egitto: "Non c'è democrazia, non si può dire tutto - ha commentato - Forse anche in Italia qualche volta potrebbero usare questo, non solo in Italia... Però mi sembra un po' esagerato far due anni...
    neanche ai tempi di Tito... È importante che è uscito, speriamo che non scriva più, almeno finché non torna in Italia. Poi quando viene lo inviteremo allo stadio". (ANSA).
   

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