Emilia Romagna

'Se questo è un uomo' di Levi all'Arena del Sole di Bologna

Dall'1 al 5 dicembre interpretato e diretto da Valter Malosti

Redazione Ansa

Dopo il debutto nel 2019, 'Se questo è un uomo', lo spettacolo interpretato e diretto da Valter Malosti dall'opera di Primo Levi, arriva all'Arena del Sole di Bologna dall'1 al 5 dicembre. Negli stessi giorni il teatro ospita la mostra delle tavole tratte dal libro 'Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi (Comma 22)' del disegnatore Pietro Scarnera. In occasione della ripresa dello spettacolo, in questa stagione Ert / Teatro Nazionale e il Centro Internazionale di Studi Primo Levi realizzano anche un ciclo di incontri, pensati anche per gli studenti, per tenere vivo il dialogo su questa opera.
    Gli incontri si svolgono nei teatri e nelle scuole delle città toccate dalla tournée: a Bologna, il 2 dicembre alle 18 Malosti dialoga con il giornalista di origini polacche, Wlodek Goldkorn, e con Domenico Scarpa, consulente letterario del Centro Studi Primo Levi, che con lo stesso Malosti ha curato lo spettacolo. Inoltre sabato 4 dicembre alle 11 Malosti e Scarpa incontrano gli studenti del liceo scientifico Righi di Bologna La voce di Levi ha fatto parlare Auschwitz in tutto il mondo: da oltre settant'anni racconta ai lettori di tutte le età la verità sullo sterminio nazista. È una voce dal timbro inconfondibile, mite e salda: "considerate che questo è stato". Nel 2019, in occasione del centenario della nascita dello scrittore, Valter Malosti ha portato in scena per la prima volta il romanzo, senza alcuna mediazione: parole che nella loro nudità sanno restituire la babele del campo, i suoni, le minacce, gli ordini, il rumore della fabbrica di morte. "Volevo creare un'opera che fosse scabra e potente, come se quelle parole apparissero scolpite nella pietra - dice il regista - Spesso ho pensato al teatro antico mentre leggevo e rileggevo il testo. Da qui l'idea dei cori tratti dall'opera poetica di Levi detti o cantati, e l'idea di utilizzo dello spazio. Insomma una sorta di installazione d'arte visiva più che una classica messa in scena teatrale".
    (ANSA).
   

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