Emilia Romagna

Fotografia: a Colorno Sciascia e Borges ritratti da Scianna

Dal 12 settembre all'8 dicembre nel Piano Nobile della Reggia

Redazione Ansa

Dal 12 settembre all'8 dicembre il Piano Nobile della Reggia di Colorno, nel parmense, accoglie Leonardo Sciascia e Jorge Luis Borges, ciascuno raccontato da una sequenza di 22 ritratti di Ferdinando Scianna. Ritratti dell'amico di una vita (Sciascia), dato il personale stretto rapporto che intercorse tra il fotografo e lo scrittore siciliano, e di un gigante della letteratura del Novecento (Borges), le cui opere tanto hanno affascinato anche Scianna.
    L'incontro di Scianna con Sciascia risale al 1963: dello scrittore siciliano Ferdinando diventa presto fraterno amico e collaboratore, "un secondo padre" come Scianna stesso lo ha definito. Sciascia firmerà molti dei testi introduttivi alle monografie fotografiche di Scianna: da 'Feste religiose in Sicilia', con il quale Ferdinando vince il Premio Nadar nel 1966, a 'Les Siciliens' nel 1977 e a 'La villa dei mostri'.
    L'incontro di Scianna con Borges risale invece agli anni Ottanta, ma altrettanto intensi sono gli esiti dei suoi ritratti dello scrittore argentino. "Scianna - afferma il curatore della mostra Sandro Parmiggiani - è stato uno dei fotografi che con le sue immagini ha contribuito ad ampliare i territori dell'umano, a spostarne in avanti le frontiere, ridando una dignità a persone, animali e cose che raramente l'avevano avuta, che dai territori dell'umano erano a lungo stati esclusi".
    Scianna nasce a Bagheria (Palermo) nel 1943. Frequenta Lettere e Filosofia, ma presto la passione per la fotografia prende il sopravvento: inizia a fotografare le festività religiose della sua terra, la Sicilia, alla quale rimarrà sentimentalmente per sempre legato. Trasferitosi nel 1966 a Milano, inizia l'attività di fotografo professionista; nel '67 viene assunto dal settimanale L'Europeo, per il quale realizza servizi in tutto il mondo (è, tra l'altro, a Praga nell'agosto 1968) e inizia a scrivere articoli. Nel '77 si trasferisce a Parigi, sempre come corrispondente de L'Europeo (collabora anche a Le Monde Diplomatique e a La Quinzaine littéraire); qui vive per dieci anni, conosce e frequenta assiduamente Henri Cartier-Bresson, che nel 1982 lo introduce nell'Agenzia Magnum Photos. (ANSA).
   

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