Emilia Romagna

Chiara e l'amore per l'arco, 'brava e concentrata'

L'istruttore della ragazza: Faremo qualcosa per ricordarla

Sedicenne morta nel Bolognese, si indaga per omicidio

Redazione Ansa

"Non riesco a credere a quello che è successo a Chiara, sembra incredibile. Conoscevo lei e conosco suo padre, che le ha trasmesso la passione per il tiro con l'arco. Appena sarà possibile andrò dai suoi genitori, ieri sera era impossibile avvicinarli, siamo senza parole". A parlare è Roberto Veltri, l'istruttore di Chiara Gualzetti, la ragazzina di Monteveglio (Bologna) trovata morta ieri ai margini di un bosco, a meno di un chilometro da casa, nel parco dell'Abbazia di Monteveglio, vicino al confine con Modena. Chiara faceva parte degli arcieri del Melograno, che si allenano nella palestra del paese e uniscono la pratica del tiro con l'arco alle rievocazioni storiche medioevali.
    "Quando nel 2018 abbiamo aperto, il padre ha cominciato a portarla da noi, era sempre lui ad accompagnarla e poi a venirla a riprendere, due volte a settimana. Le prime e ultime due rievocazioni storiche le ha fatte prima dello scoppio della pandemia, poi si è tutto fermato", spiega Veltri, sottolineando che da quando l'attività è ripresa con la riapertura delle palestre Chiara non si era fatta più vedere.
    "Credo sia normale, era una ragazzina e magari durante la pandemia ha sviluppato altri interessi. Inoltre con il distanziamento potevamo seguire solo poche persone. Tirare con l'arco però le piaceva, era brava, continuando ad allenarsi sarebbe potuta andare a podio. L'arco è una questione di concentrazione, di testa, e Chiara era abbastanza centrata".
    Nell'ultimo anno Veltri racconta di averla incontrata in paese.
    "L'ho sempre considerata una ragazzina normale, come tante altre. L'ho vista con i suoi amici e ci siamo salutati, ma niente di più".
    Il sindaco di Valsamoggia, Daniele Ruscigno, conosceva molto bene la passione di Chiara per il tiro con l'arco e ha detto che questa attività la accomunava anche al coetaneo fermato per il suo omicidio. "Io però non lo conosco - sottolinea Veltri - Forse questo ragazzo è venuto a tirare con l'arco un paio di volte, ma non si è mai tesserato".
    L'idea degli arcieri del Melograno è quella di ricordare in qualche modo Chiara, e la passione che condividevano. "La prossima rievocazione storica sarà ad ottobre, ma faremo qualcosa per lei prima, su questo non ci sono dubbi".

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