Emilia Romagna

Zaki compie 30 anni in carcere, attivisti: 'È innocente'

Secondo compleanno in cella, Bologna inaugura mostra

Redazione Ansa

Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'Università di Bologna in carcere in Egitto dal febbraio 2020, oggi compie 30 anni. È il secondo compleanno che il ricercatore e attivista per i diritti umani trascorre in cella. Gli attivisti della rete 'Patrick Libero', amici e familiari, gli augurano buon compleanno e reclamano la sua innocenza: "Di cosa c'è bisogno - si chiedono - per lasciarlo andare? Abbiamo provato cento volte che è innocente. Ha già trascorso un anno e quattro mesi in prigione".

"Chiediamo al governo di applicare l'indicazione unanime del Parlamento e dargli la cittadinanza". Così il segretario del Pd Enrico Letta su Twitter. Anche il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, sui social sottolinea che la detenzione di Zaki è "inaccettabile" e dunque "continuiamo a chiedere con forza la sua liberazione e il conferimento della cittadinanza italiana. Vogliamo che Patrick torni a studiare qui a Bologna".

"La nostra voce continuerà a farsi sentire fino a che non ti sapremo di nuovo accolto nella nostra comunità e in grado di abitare la speranza nel futuro". È un passaggio del messaggio che Francesco Ubertini, rettore dell'Università di Bologna, rivolge a Patrick George Zaki, studente dell'ateneo in carcere in Egitto da oltre un anno, nel giorno del trentesimo compleanno dell'attivista egiziano. "Numerosi sono gli eventi, a Bologna e in tutto il nostro Paese, che in questi giorni vogliono tenere alta l'attenzione sul tuo stato di ingiusta prigionia e privazione di quel bene inalienabile che è la libertà", sottolinea Ubertini. Una "incessante mobilitazione", ricorda il rettore, che non è legata solo alla ricorrenza odierna ma che è viva fin dal 7 febbraio 2020, data del suo arresto. "Nessuno di noi ha mai smesso di sperare, neppure per un giorno, nella tua liberazione, e di pensare a te con empatia, senso di vicinanza e trepidante attesa di una svolta positiva. Essere con te anche oggi - prosegue Ubertini - e ricordare che giungi al traguardo dei tuoi trent'anni, è cionondimeno importante perché ci consente di pensarti non solo come studente, come risoluto sostenitore della libertà del pensiero critico, ingiustamente detenuto nel mancato rispetto dei diritti umani, ma anche e soprattutto come uomo, accompagnato e sostenuto, sino a un anno e mezzo fa, come tutte e tutti noi, da speranze, progetti, aspettative, sogni. Il fatto che sia stato sospeso con inaudita violenza e inaccettabile sopraffazione il corso della tua vitale energia e della tua crescita è quanto ci fa più male. Ma è anche quello che ci spinge a continuare, con immutata tenacia, la battaglia per la tua liberazione".

Bologna, che insieme ad altre città italiane gli ha conferito la cittadinanza onoraria, oggi inaugura a porta Saragozza la mostra 'Patrick patrimonio dell'umanità', un chilometro e mezzo di striscioni realizzati dal fumettista e attivista Gianluca Costantini, dedicati alle storie di prigionieri di coscienza privati della libertà in 13 Paesi diversi. L'iniziativa è organizzata da 6000 Sardine, Amnesty International Italia, Comune di Bologna, Università degli Studi di Bologna e Arcidiocesi di Bologna, in partnership con Coop Alleanza 3.0 e Station to Station, l'associazione che ha raccolto oltre 260.000 firme su Change.org per chiedere la cittadinanza italiana per Patrick Zaki.

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