Emilia Romagna

Armatore rinuncia al carico di armi per Israele, revocato lo sciopero del porto di Ravenna

I lavoratori si rifiutavano di essere "in qualsiasi modo complici del conflitto" tra Israele e Gaza

Redazione Ansa

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno appreso "ufficialmente" che la nave attesa al porto di Ravenna il prossimo 3 giugno "non imbarcherà il container contenente armamenti, in quanto l'armatore ha rinunciato al carico". Dunque i sindacati revocano lo sciopero dei lavoratori e del presidio previsti per quella data. I lavoratori, scrivono i sindacati, "pur consapevoli che il loro atto di testimonianza a favore della pace per i popoli israeliano e palestinese neppure lontanamente costituisca una azione risolutiva per la soluzione del conflitto, credono che fosse necessario e ineludibile mandare un messaggio".

Lo sciopero era stato indetto perché la nave attesa avrebbe dovuto imbarcare "uno o più contenitori contenenti materiale ad uso bellico destinato al porto israeliano di Ashdod". I lavoratori del porto di Ravenna - avevano spiegato i sindacati - "sentono la responsabilità morale di fare quanto sia nelle proprie possibilità per testimoniare il proprio impegno a favore della pace e si rifiutano di essere in qualsiasi modo complici di quel tragico conflitto o della messa in pericolo del fragile cessate il fuoco in corso".

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