Emilia Romagna

Covid: Confindustria Emilia, fatturati su del 7% nel 2021

Caiumi, per la prima volta ci sono aziende che vanno molto bene

Redazione Ansa

La situazione per le imprese di Bologna, Modena e Ferrara non è rosea ma qualche segnale di schiarita c'è. Oggi Confindustria Emilia ha presentato il quinto osservatorio, relativo al primo bimestre 2021, sull'emergenza Covid-19. A partecipare, tra l'1 e il 10 marzo, 713 imprese (sulle 3.324 a cui è stato inviato il questionario) che occupano quasi 55mila dipendenti e fatturano quasi 23 miliardi. Nel 2021 le aziende si attendono mediamente una crescita di fatturato del 7%, dopo un calo medio pari all'11% nel 2020.
    Il presidente degli industriali, Valter Caiumi, è ottimista: il 7% "potrebbe essere anche un dato più basso di quello che forse potremmo raggiungere, visto che per la prima volta" ci sono aziende "che stanno performando molto bene". L'anno scorso il 63% delle imprese ha visto un calo dei ricavi di almeno il 15%: tante, ma meno del 91% che vedevano nero ad aprile 2020.
    Il portafoglio ordini a febbraio cala su base annua di almeno il 15% per il 35% delle aziende: a settembre calava per il 68%.
    Scende anche il ricorso alla cassa integrazione, che nel primo bimestre ha riguardato il 23% delle imprese. Oggi lo smart working riguarda il 52% dei dipendenti ma il 31% delle imprese prevede di ricorrervi anche dopo la pandemia.
    La pandemia ha dato anche una spinta sul commercio digitale: il 21,7% ha investito per sviluppare o potenziare le piattaforme e-commerce. Sul fronte sicurezza, Confindustria conta un 37% di aziende impegnate in attività di screening sui dipendenti e 1.229 addetti contagiati: il 2,3% dei 54.240 al lavoro nelle aziende del campione. Insomma, per il 2021 qualche speranza c'è: "Se guardiamo certi tipi di aziende, che impattano in modo importante come dipendenti e fatturato - commenta Caiumi - abbiamo, sempre con ragionevole prudenza, la sensazione che si possa ottenere un buon risultato".
    Le imprese che lavorano meglio sono quelle impegnate sui mercati internazionali, che incontrano però problemi sul fronte trasporti. "In generale l'automazione sta andando bene. Sta andando bene la parte del packaging, il medicale sta andando forte. È andata bene anche la ceramica", elenca Caiumi.

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