Emilia Romagna

Governo: Bonaccini, serve solido, tutti siano responsabili

'A partire da chi guida il Paese e le istituzioni'

Redazione Ansa

"Ci siamo lasciati alle spalle un 2020 terribile con la speranza che il nuovo anno possa davvero essere quello della ripartenza e della speranza. Io sono sicuro che sarà così, che ce la faremo. Serve però senso di responsabilità da parte di tutti, a partire da chi guida il Paese e le istituzioni". Così, il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, inquadra il momento del Paese in un lungo post, pubblicato sulla sua pagina Facebook, in cui parte dal ricordo della sua vittoria elettorale alle ultime Regionali tenute proprio un anno fa.
    "Serve un Governo solido che porti l'Italia fuori dalla pandemia con la più grande campagna vaccinale della storia - osserva - con un piano di ricostruzione che per la prima volta può contare su risorse straordinarie che vengono dall'Europa, con la capacità di essere vicino ai territori, alle categorie economiche che soffrono di più, alle preoccupazioni delle famiglie e alle inquietudini dei più giovani. Si può fare - scandisce Bonaccini - e bisogna farlo".
    E per farlo il presidente emiliano-romagnolo, indica, in un altro passaggio del suo post, la strada scelta dalla sua regione. "Proprio qui in Emilia-Romagna, poco più di un mese fa - argomenta - abbiamo sottoscritto il nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima con sindacati e imprese, enti locali e università, scuola e Terzo settore, professioni e banche. Una grande sfida può essere vinta solo se la si affronta assieme, è questo il nostro messaggio a tutto il Paese". A giudizio di Bonaccini, ancora, "dobbiamo e possiamo davvero rimboccarci le maniche per ripartire, insieme, sostenendo chi ora è più in difficoltà e realizzando tutti i cambiamenti necessari per fare dell'Italia un Paese più moderno e più giusto. La pandemia ci ha colpito in maniera drammatica, ma questo non ci impedirà di rialzarci, come le cittadine e i cittadini di questa terra hanno sempre fatto. Perché - ha chiosa - siamo l'Emilia-Romagna. E perché, insieme, vogliamo riprendere in mano la nostra vita e il nostro destino".

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