Emilia Romagna

Festini e cocaina, altri tre arresti e due divieti di dimora

Per spaccio, prostituzione minorile e materiale pedopornografico

Redazione Ansa

Nuovi sviluppi dell'inchiesta 'Villa Inferno' che a settembre scorso portò alla luce un giro di festini a base di sesso e droga con giovani donne, tra le quali anche una 17enne; all'epoca furono sette le misure cautelari. Questa mattina un centinaio di Carabinieri del comando provinciale di Bologna ha eseguito un'operazione di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna a carico di altri cinque indagati: due persone sono finite agli arresti domiciliari, una con l'accusa di spaccio e l'altra per i reati di prostituzione minorile, spaccio e produzione di materiale pedopornografico. Carcere invece per un altro uomo, anch'egli accusato di spaccio di stupefacenti e che aveva precedenti simili, assistito dall'avvocato Matteo Murgo. Due i divieti di dimora emessi dal Gip del Tribunale di Bologna, Letizio Magliaro, a carico di due pusher albanesi.

Con il blitz dei carabinieri della compagnia di Bologna centro, coordinati dal pm Stefano Dambruoso, si chiude l'indagine 'Villa Inferno' che lo scorso settembre portò a sette misure cautelari (su otto indagati), tra i quali Luca Cavazza, ex candidato della Lega alle elezioni regionali in Emilia-Romagna, prima finito ai domiciliari e ora sottoposto all'obbligo di firma. Proprio gli elementi emersi dagli interrogatori resi dai destinatari di quelle misure cautelari e le audizioni dei partecipanti ai festini di 'Villa Inferno' (chiamata così dai protagonisti della vicenda), o che avevano avuto contatti con la ragazza, all'epoca 17enne, hanno permesso agli investigatori di risalire agli spacciatori che rifornivano di cocaina le serate nel villino in provincia di Bologna.

I carabinieri hanno accertato che l'attività di spaccio avveniva non solo a Villa Inferno, ma anche in città, e tra i clienti dei pusher, sottolineano gli investigatori, ci sono anche personaggi del mondo dello spettacolo.

Inoltre, è stata confermata l'esistenza di video pedopornografici realizzati a Villa Inferno in occasione dei festini. L'operazione di oggi ha fatto finire ai domiciliari il 47enne Gianluca Campioni, accusato di induzione alla prostituzione minorile, spaccio e produzione di materiale pedopornografico, e Paolo Carlo Prosapio, di Casalfiumanese (Bologna), accusato di spaccio a diversi frequentatori di Villa Inferno. È stata invece disposta la custodia in carcere per il 56enne pugliese Gianni Marseglia, che ha precedenti per spaccio e che, secondo gli investigatori, in caso di misure più blande avrebbe potuto reiterare il reato. Infine, per due pusher albanesi 38enni che avrebbero rifornito di cocaina i festini a Villa Inferno è stato disposto il divieto di dimora.

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