Emilia Romagna

Baricco a Ferrara, registra un omaggio a Beethoven

Parole e musica in streaming il 16/12, 'è un dono alle scuole'

Redazione Ansa

Alessandro Baricco da giovedì 19 novembre sarà a Ferrara per registrare il suo omaggio a Beethoven per i 250 anni dalla nascita del compositore. Lo scrittore e drammaturgo torinese rimarrà in città per le riprese fino al 21 novembre: promotore dell'iniziativa è la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, che ha deciso insieme a Baricco di regalare uno spettacolo tra parole e musica, immaginato per coinvolgere e appassionare il pubblico più giovane.
    Il progetto è sostenuto dal ministero dell'Istruzione ed è in collaborazione con il Mibact. Protagonisti, insieme a Baricco, saranno la pianista Gloria Campaner e i trenta giovani musicisti dell'Orchestra Canova, diretti da Enrico Saverio Pagano. Le registrazioni avverranno tra venerdì 20 e sabato 21 novembre al Comunale (tra i 29 teatri di tradizione italiani) chiuso al pubblico dal 26 ottobre.
    Lo spettacolo sarà diffuso in streaming gratuitamente il 16 dicembre, nel giorno in cui ricorrono i 250 anni dalla nascita del compositore tedesco, ed è un dono, spiega il Teatro, "esclusivamente rivolto alle scuole e ai giovani studenti italiani, in un anno particolarmente complesso anche per il mondo della scuola e della formazione". 

"È un momento di resistenza ma anche di grande invenzione. Venire a Ferrara per registrare uno spettacolo per le scuole ha queste due componenti: inventare qualcosa di nuovo e cercare di resistere a una situazione difficile", ha detto Barrico, al suo arrivo nella città estense.  Baricco è stato accolto dall'assessore comunale Marco Gulinelli e dal presidente della Fondazione Teatro Mario Resca. Gulinelli ha donato allo scrittore e drammaturgo torinese un catalogo della mostra di Antonio Ligabue a palazzo dei Diamanti: "Non ci si arrende - ha detto l'assessore - ma pur in tempi difficili continuiamo a credere che la cultura sia il futuro. E la presenza di Baricco a Ferrara, il ricordo di Beethoven, lo sguardo rivolto alle scuole e alle giovani generazioni ne sono la dimostrazione. Beethoven non è solo storia, è anche presente e futuro".
   

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