Emilia Romagna

Nazionale di calcio italiana in visita al Core di Reggio Emilia

Gravina e Vialli al centro onco-ematologico: "Grazie ai medici"

Redazione Ansa

(ANSA) - REGGIO EMILIA, 15 NOV - Una visita speciale oggi pomeriggio al Core, il polo onco-ematologico d'eccellenza di Reggio Emilia. Una delegazione della Nazionale di calcio italiana ha incontrato medici e infermieri dell'ospedale. A portare il saluto sono stati il presidente della Figc, Gabriele Gravina e il capo delegazione degli Azzurri, Gianluca Vialli che hanno ringraziato il personale sanitario del loro quotidiano impegno per la salute dei cittadini, non solo legate al Covid.
    "Siamo qui per regalare un piccolo momento di serenità e dare un messaggio di speranza - ha detto Gravina - Ma soprattutto per ringraziare tutti i medici e gli infermieri per quello che fanno, non solo per chi è ammalato di Covid. Non dimentichiamoci di tutti gli altri ammalati. Il calcio ha sviluppato un grande senso di responsabilità verso il sociale e noi stiamo guidando questo percorso, promuovendo, come fatto a Bergamo nel mese scorso, e supportando iniziative per andare incontro alle esigenze e alle priorità del nostro Paese". Gravina ha poi donato una maglia Azzurra personalizzata al governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, rappresentato dall'assessore alla sanità regionale, Raffaele Donini. "Il Core è un fiore all'occhiello - ha detto quest'ultimo - Se ci fosse una nazionale di onco-ematologia, questi medici sarebbero convocati subito".
    Omaggiati con una maglia personalizzata anche il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi e per tutto il personale dell'ospedale Core rappresentato da Cristina Marchesi, direttrice generale dell'Ausl, da Annibale Versari, direttore del dipartimento oncologico dell'ospedale e Alessia Ciarrocchi, ricercatrice Airc e responsabile del laboratorio dell'Irccs.
    "Non siamo eroi - ha detto Versari - ma persone che stanno dando il massimo nel proprio lavoro. Sapere che la Nazionale ci è vicina è un supporto importante per i tanti pazienti oncologici che in questo periodo hanno paura di essere trascurati per l'attenzione che c'è verso gli ammalati di Covid. Lo sport deve veicolare questi messaggi importanti perché proprio l'attività fisica incide sulla salute e sulla prevenzione dei tumori".
    (ANSA).
   

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