Emilia Romagna

Covid: in E-R preoccupano ricoveri e Rsa

In quattro giorni raddoppiati pazienti in terapia intensiva

Gimbe, tamponi tallone d'Achille delle nuove strategie

Redazione Ansa

Un'impennata di ricoveri e un aumento dei focolai nelle residenze per anziani. Sono questi i due aspetti che preoccupano maggiormente nell'emergenza Coronavirus in Emilia-Romagna.
    Nelle ultime 24 ore si sono registrati 341 nuovi casi di positività, 158 dei quali asintomatici. Per individuarli sono stati fatti 13.344 tamponi. Si contano due decessi, un uomo di 82 anni in provincia di Bologna e uno di 79 anni in provincia di Ferrara. Il numero totale delle vittime sale dunque a 4.498.
    Se la crescita dei contagi è sostanzialmente in linea con i dati degli ultimi giorni, a preoccupare è l'aumento dei ricoveri: sono 31, sei in più di ieri, quelli in terapia intensiva, dove i pazienti sono raddoppiati in quattro giorni. E sono 323, con un aumento di 39 in un giorno, negli altri reparti Covid.
    E cominciano a essere numerosi anche i focolai individuati nelle residenze sanitarie per gli anziani. Solo nelle ultime 24 ore sono stati individuati 45 casi in due residenze in provincia di Modena. Nel Ferrarese, sono invece 16, 8 ospiti e 8 operatori, i casi scoperti. Alcune positività nelle strutture sono emersi anche nel Bolognese e nel Parmense. Nei prossimi giorni proseguirà lo screening per testare ulteriori contatti, sia fra gli ospiti, sia fra il personale.
    Il presidente della Regione Stefano Bonaccini, impegnato ieri nel confronto con il governo sul Dpcm, ha commentato la situazione. "Dentro un quadro di rialzo della curva epidemiologica che ci deve tutti quanti preoccupare - ha detto - e, per quanto contenuto, un rialzo dei ricoverati anche in terapia intensiva, credo sia giusto darsi l'obiettivo di alcune misure limitate. Perché non ci possiamo permettere un lockdown generalizzato: sarebbe come passare di colpo da pandemia sanitaria a sociale ed economica". (ANSA).
   

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