Emilia Romagna

Estate: sindaca Riccione, 'perplessa' su Notte Rosa

Mamma-medico le scrive, 'non si poteva rimandare?'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 23 LUG - La Notte Rosa, che in questo 2020 segnato dal Covid19 si trasforma in 'Pink Week' e proietta l'ormai tradizionale 'Capodanno dell'Estate' - spalmato su 130 km di costa dai lidi di Comacchio a Cattolica e Marche - su una settimana, lascia "perplessa" la sindaca di Riccione, Renata Tosi che alla vigilia dell'evento, in programma dal 3 al 9 agosto, è stata raggiunta dalla lettera di una mamma e medico di Perugia in cui le viene chiesto se non sarebbe stato il caso di posticipare all'anno prossimo i festeggiamenti in rosa.
    "Ne abbiamo ricevute diverse di lettere - spiega all'ANSA la prima cittadina romagnola - anche con tagli diversi, ma tutte si concludono con il dubbio" sull'opportunità di tenere la manifestazione: "Condivido assolutamente la perplessità espressa dalla signora - prosegue Tosi -: in questo anno molto particolare, che ha richiesto e richiede particolare responsabilità e particolare serietà, le sue parole sono condivisibili e mi rendono un po' perplessa. La Notte Rosa è un evento mediaticamente molto forte, forse quest'anno troppo forte. E un megafono, un grande megafono che con il distanziamento sociale, forse, fa un po' a pugni". In una stagione che è ripartita e in cui, chiosa, "sta andando tutto bene".
    Come sembra sottolineare la signora perugina nella missiva che la sindaca di Riccione ha reso pubblica, e in cui esprime la sua preoccupazione per i possibili assembramenti in Riviera: "Non oso immaginare cosa accadrà durante la Settimana Rosa - scrive la donna - quando ragazzi da tutta Italia si saranno dati appuntamento a Riccione, non esattamente con l'intento di stare a debita distanza gli uni dagli altri". "Mi chiamo Elena Sabatini, anestesista dell'ospedale di Perugia - si legge nella lettera inviata a Tosi -, Le scrivo in merito alla Settimana Rosa. Le scrivo, Sindaco, in quanto Lei è responsabile della salute pubblica dei suoi cittadini, ma in questo caso, a mio modestissimo avviso, anche dei cittadini di tutta Italia, perché quei ragazzi che parteciperanno agli assembramenti della Settimana Rosa poi torneranno nelle loro città, nei loro paesi di origine, e loro, i ragazzi, quasi sempre asintomatici per loro fortuna, dopo un mese torneranno a scuola, dove il virus potrà diffondersi senza difficoltà". Ricontatta dall'Amministrazione della città romagnola la dottoressa umbra, "madre di un figlio adolescente", ha spiegato di avere scritto anche su forum dedicati all'evento ricevendo "risposte estremamente generiche. Mi chiedo - conclude - ma visto il periodo che abbiamo vissuto non si poteva aspettare e rimandare la manifestazione all'estate del prossimo anno'?" (ANSA).

   
   

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