"Abbiamo chiesto che dal 18 maggio - visto che il 17 scade il decreto del Governo - le Regioni possano decidere in autonomia". Così Stefano Bonaccini a Rai Radio1, ospite di Radio anch'io, all'indomani della Conferenza della Regioni sulla fase 2. Certo, aggiunge il governatore emiliano, "sempre in contatto col Governo e col Ministero della Salute, perché dobbiamo verificare il rimbalzo di questa epidemia". Perché col rialzo dei contagiati "rischieremmo chiusure di ciò che stiamo per riaprire". "Siccome le cose stanno andando meglio - prosegue - io penso sia giusto permettere alle Regioni una nuova fase".
Quanto al turismo, Bonaccini auspica un pronto intervento del Governo, ribadendo fiducia nel ministro Dario Franceschini. Essendo "l'unico comparto economico che non esporta merci ma importa persone che sono quelle che contagiano" è evidente che sia "il settore tra i più in difficoltà. Ma noi dobbiamo farci trovare pronti quando si potrà ripartire, nel modo che si potrà ripartire". L'Emilia-Romagna, assicura, è già al lavoro per "sistemare i luoghi dove vogliamo accogliere, quando si potrà di nuovo, i turisti".
"Mi auguro che non si perda la stagione estiva", ha poi detto Bonaccini in videoconferenza dalla Regione a proposito del turismo. Settore sul quale "ci aspettiamo provvedimenti importanti nazionali", sottolinea, come "sgravi fiscali" o il "bonus vacanze a famiglie o cittadini che, quando si potrà, possa essere speso nei confini nazionali... Faccio il sovranista per una volta".
"Abbiamo tenuto chiuse le spiagge perché volevamo evitare, nonostante si possa uscire per passeggiare, scene di assembramenti con gente a prendere il sole in spiaggia. Meglio essere prudenti adesso per poter sorridere domani - aggiunge Bonaccini - Però in queste settimane abbiamo permesso che potessero fare i lavori per gli stabilimenti balneari. Se tutto andrà come andrà, con linee guida molto puntuali e precise noi ci auguriamo che prima possibile si possa riaprire", dice a proposito dell'ipotesi di ripartire a fine maggio.
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