Emilia Romagna

Periti strage 2 agosto: 'Resti possono avere nome'

'Manca salma di Fresu perché all'epoca i corpi furono mescolati'

Redazione Ansa

È possibile che il volto ritrovato nella bara di Maria Fresu sia appartenuto a una delle sette vittime già conosciute. Lo scrivono nel supplemento di perizia esplosivistica, Danilo Coppe e Adolfo Gregori, nominati dalla Corte di assise di Bologna che sta processando Gilberto Cavallini per concorso nella Strage del 2 agosto 1980, 85 morti e 200 feriti. I periti ricordano infatti che le analisi del Dna hanno stabilito che i resti esumati nel cimitero di Montespertoli (Firenze), in particolare una mano e una parte di volto con scalpo, non appartengono a Fresu, ma a due donne diverse. Per il volto i periti citano 7 vittime che hanno avuto danni al cranio, per la mano ne ipotizzano due. I periti ribadiscono che all'epoca le ricerche furono fatte con la foga di trovare i vivi e questo ha prodotto mescolamento di parti organiche.

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