Emilia Romagna

Comitati contrari passante, 'per Gip non ci fu monitoraggio'

Il commento all'archiviazione del fascicolo penale sull'opera

Una toga in un'aula di tribunale

Redazione Ansa

"Il dato interessante è che il gip, pur escludendo le paventate ipotesi di reato, riconosce il mancato monitoraggio della qualità dell'aria lungo la tangenziale pur prescritto dal dec via (il decreto di valutazione di impatto ambientale, ndr) del 2000".

Lo sottolineano i comitati contrari al 'passante di mezzo', il progetto di adeguamento del nodo autostradale di Bologna con l'allargamento di tangenziale e autostrada, commentando l'archiviazione del giudice per le indagini preliminari Grazia Nart. Sull'opera era stato aperto un fascicolo senza indagati né titoli di reato, in seguito a un esposto presentato dai comitati, assistiti dall'avvocato Laura Becca. A gennaio il pm Flavio Lazzarini aveva chiesto l'archiviazione, nei giorni scorsi decisa dal Gip.

"Sia la mancanza di adozioni di precauzioni quali il costante e perito monitoraggio della qualità dell'aria, ma anche l'assenza, come stigmatizzato dagli esponenti, di registri epidemiologici interessanti in particolare la popolazione maggiormente esposta agli inquinanti atmosferici, potrebbero creare pericolo di pregiudizio sia per l'ambiente che per la tutela della salute umana", aveva scritto il Pm.

Questo però, secondo la sua impostazione, non "è il 'pericolo' richiesto per configurare la fattispecie in esame ma è un argomento proprio del dibattito politico e delle scelte legislative oppure amministrative, estraneo pertanto al vaglio giurisdizionale".

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