(ANSA) - RAVENNA, 8 LUG - Salire sulla montagna del
Purgatorio, lo sapeva bene Dante, è un atto di fatica e di
liberazione, un'ascesa tra i mali del mondo di cui liberarsi e
ai quali il sommo poeta non si era tirato indietro dando nome e
cognome ai problemi da sconfiggere. Realizzare il secondo
capitolo della Commedia era sicuramente l'impresa più ardua per
il Teatro delle Albe che al Ravenna Festival ha inaugurato nel
2017 il progetto di mettere in scena il monumentale trittico,
ovviamente con l'Inferno e che si concluderà nel 2021 con il
Paradiso in occasione delle celebrazioni per il settimo
centenario della morte di Dante a Ravenna.
Chiamata pubblica per la "Divina Commedia" di Dante Alighieri
è ideata e diretta da Marco Martinelli e Ermanna Montanari, i
due spiriti-guida biancovestiti che accolgono il pubblico
davanti alla tomba di Dante (fino al 14 luglio) e lo aiutano con
celestiale passo ad attraversare la città deserta per entrare
nel mondo del poeta. E ci riescono fino a rapirlo in una spirale
di emozioni.
A Ravenna un Purgatorio per rinascere
Chiamata pubblica al secondo imperdibile appuntamento con Dante