(ANSA) - BOLOGNA, 27 SET - Le sfide che attendono Bologna nel futuro, ma anche i complicati rapporti con il governo e il dibattito interno al Partito Democratico con una sfida aperta all'ex premier Matteo Renzi: "si candidi alla segreteria". Un'intervista a tutto campo per il sindaco di Bologna Virginio Merola, ospite del forum dell'ANSA.
"Renzi - ha detto Merola, che al prossimo congresso sosterrà il presidente del Lazio Nicola Zingaretti - farebbe bene a evitare di mettere in campo fotocopie del renzismo. E credo che non debba cedere alla tentazione di candidare tre o quattro persone contro Zingaretti per rendere meno incisiva una sua affermazione. Per questo faccio un appello a Renzi: visto che ha dimostrato altre volte di avere coraggio, si candidi alla segreteria del Pd. Eviteremmo equivoci e di fare del congresso un pantano".
In attesa di definire gli equilibri interni al partito, Merola ha detto di attendere anche il testo della manovra, soprattutto dopo la feroce polemica con il governo seguita al taglio dei fondi per le periferie. "Cosa ci aspettiamo dalla manovra? Che non faccia danni. I componenti del governo non scarichino le promesse elettorali sui comuni perché tra flat tax, reddito di cittadinanza, eccetera cominciamo a sentire la parolina spending review che si è sempre tradotta in tagli lineari sui comuni. Si discute di come aumentare il debito, siamo il terzo paese più indebitato nel mondo e si pensa di risolvere il problema aumentandolo. Bologna su questo viene da una strada diversa: noi abbiamo proceduto a ridurre il debito. Eravamo a 252 milioni di euro, siamo a 112 e arriveremo a 52. Questo per non gravare sui giovani della nostra città".
A preoccupare Merola anche il fronte sicurezza, dopo il decreto Salvini. "Se introduciamo il concetto che la cittadinanza può essere revocata stiamo dicendo una bestialità. La cittadinanza non può essere data o revocata da un Governo. Ma questo è un dettaglio che mi dice che stiamo andando verso una prospettiva autoritaria che va assolutamente contrastata".
Al forum dell'ANSA, Merola si è soffermato anche sui temi amministrativi della città, dalle infrastrutture alla fiera, per la quale ha auspicato un'alleanza regionale, un'unione tra Bologna, Rimini e Parma che poi guardi a Milano: "la nostra è una Fiera in piena espansione".
Ma soprattutto Merola ha rilanciato i recenti riconoscimenti internazionali di Bologna: "una città - ha detto - la cui tradizione è innovare. Bologna è una città con una forte proiezione all'esterno, all'Europa e al mondo: vogliamo essere aperti, in controtendenza e controcorrente rispetto al governo nazionale che si chiude, si allea con gli stati europei che sono per un ritorno al nazionalismo. L'Europa va cambiata ma è evidente che per cambiarla non bisogna avere come interlocutori chi vuole il nazionalismo e la chiusura delle frontiere. Vorrei che nel futuro Bologna continuasse ad essere una città aperta e cosmopolita, dove i diritti civili e umani sono la cifra della sua identità". (ANSA).
Pd: Merola sfida Renzi, si candidi alla segreteria
Sfide e questioni della città, la proiezione internazionale