Emilia Romagna

Esercitazione difesa,anche con fake news

A Poggio Renatico l'operazione, tra le novità il ruolo dei media

Redazione Ansa

(ANSA) - POGGIO RENATICO (FERRARA), 22 GIU - Un addestramento militare che coinvolge anche il ruolo di media e sperimenta la reazione dei reparti alla diffusione di notizie vere, ma anche ai social e alle fake news. E' questa una delle novità dell'esercitazione interforze Joint Stars, la principale a livello nazionale, che si è conclusa nella base aeronautica di Poggio Renatico (Ferrara) alla presenza del ministro della Difesa Elisabetta Trenta e del capo di Stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano. La simulazione, tutta virtuale con piattaforme informatiche, della preparazione e delle conseguenze di un intervento italiano in uno scenario di crisi, in risposta ad una risoluzione Onu per problemi tra due Stati, ha previsto anche la realizzazione di finti telegiornali che trasmettevano a flusso continuo le notizie come avverrebbe nella realtà, e poi la gestione dell'informazione diffusa dai social e ripresa dai media tradizionali e di quella propagandistica di uno dei due Paesi coinvolti.
   A Poggio Renatico dall'11 giugno si sono ritrovati circa 500 militari di Esercito, Aeronautica, Marina e Carabinieri, per concludere la seconda fase dell'Esercitazione, iniziata in Sardegna dove era stato simulato a maggio, con l'impiego di forze reali, uno sbarco anfibio sulle coste di Teulada. Al Comando operazioni aeree l'addestramento ha testato invece le capacità del personale ad operare in scenari di crisi, con simulazioni al computer, nella pianificazione di attività operative, ma anche la reazione ad attacchi cibernetici e a richieste di intervento in caso di contaminazione chimica, biologica, radioattive o nucleari. Erano una novantina i militari che hanno 'giocato' il ruolo di registi delle operazioni, seguendo una sorta di sceneggiatura preparata nel tempo, ma adattata via via alle situazioni che si andavano creando, per sottoporre a prove il più realistiche possibile i militari coinvolti nell'addestramento. E proprio una finta redazione media ha prodotto notizie e telegiornali che descrivevano gli eventi simulati. I reparti dovevano reagire, ragionando su quale strategia adottare anche dal punto di vista comunicativo, ad esempio per smentire notizie non corrette.

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