Emilia Romagna

'Quando a Bologna arrivarono i mori'

Dal 20 giugno all'11 novembre alla Biblioteca dell'Archiginnasio

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 18 GIU - Uno spregiudicato religioso di origine francese, un inflessibile cardinale napoletano mandato dal Papa a governare Bologna, un vecchio senatore 'petroniano purosangue', un mazzo di carte per giocare a tarocchino bolognese che viene condannato a bruciare al rogo. Sono i protagonisti della storia raccontata nella mostra '1725. Quando a Bologna arrivarono i mori', a cura di Marcello Fini, dal 20 giugno all'11 novembre alla Biblioteca dell'Archiginnasio: una città all'apparenza immobile sotto il giogo papale, ma in realtà viva e sempre attenta a difendere quei pochi elementi di autonomia ancora rimasti. Primi fra tutti, il diritto di definire come 'misto' il governo che regge la città e la libertà di giocare a tarocchino nelle tante osterie del centro storico.
    Attraverso i documenti conservati nella Biblioteca dell'Archiginnasio si ricostruisce una delle storie più curiose e appassionanti accadute nella Bologna di età moderna. La mostra fa parte delle iniziative dell'Anno europeo del patrimonio culturale.
   

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