Emilia Romagna

Bronzi liberty tornano in Comune Bologna

Per ottobre restauro delle grandi statue di Giuseppe Romagnoli

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 18 GIU - Torneranno dopo 75 anni all'ingresso del palazzo comunale in piazza Maggiore i due bronzi liberty di Giuseppe Romagnoli (l'Amor Patrio e il Valore Militare) - che facevano parte del monumento a Umberto I inaugurato nel 1909 - grazie a un Patto di collaborazione tra il Comune di Bologna e il collezionista mecenate Francesco Amante, già presidente degli Amici della Galleria d'Arte Moderna.
    Il restauro, che sarà eseguito dalla stessa ditta Leonardo che ha lavorato al Nettuno del Giambologna, è previsto da fine giugno al 4 ottobre, per la ricollocazione delle due statue in occasione della festa di San Petronio, patrono della città, sul lato destro dell'ingresso, assieme alla lapide dedicata al re poi assassinato a Monza nel 1900, che aveva visitato Bologna per la liberazione dagli austriaci. Il 21 dicembre 1943 le parti in marmo del monumento furono distrutte dai Repubblichini in base all'ordinanza della Repubblica di Salò contro tutte le insegne "comunque riferentesi alla ex casa regnante".
   I due bronzi superstiti del monumento distrutto furono prima collocati a Villa delle Rose, nel 1945, e poi nel cortile dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove Mauro Felicori, allora direttore del settore Promozione della città, ora alla Reggia di Caserta, li mostrò nel 2012 a Francesco Amante. Erano "in un parcheggio di auto appoggiati ad un muro", ricorda Amante: "Mi colpirono immediatamente per la loro bellezza e la forza emotiva". Dopo "anni di progetti, riunioni, riflessioni", oggi Amante ringrazia tra gli altri l'assessore comunale Matteo Lepore "che ha creduto nel progetto", curato da diversi architetti e al quale hanno lavorato in molti. Un documentario verrà proiettato all'inaugurazione.

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