(ANSA) - BOLOGNA, 20 APR - La scientifica della polizia di
Stato di Rimini è tornata sulla passeggiata degli Artisti a
setacciare le rive del fiume e i lati della strada sterrata che
porta al mare, alla ricerca delle ogive, la porzione anteriore
dei proiettili di medio calibro, che la notte tra martedì e
mercoledì, hanno ucciso Makha Niang, 27 anni originario del
Senegal.
I colpi infatti hanno oltrepassato il corpo e poi con ogni
probabilità sono finiti a qualche metro di distanza dalla
panchina dove il giovane era seduto in attesa, molto
probabilmente di una donna. Che avesse un appuntamento tra l'una
e le due di notte, è un dato certo per gli investigatori della
Squadra Mobile che collocano l'ora della morte del senegalese in
quel lasso di tempo.
Da parte degli inquirenti c'è estrema cautela nel non
rivelare particolari delle indagini che non escludono né la
matrice passionale né quella dell'uccisione casuale. La
possibilità di un movente per odio razziale non viene esclusa,
ma gli inquirenti restano molto cauti.
Omicidio Rimini, si cercano i proiettili
Indagini nel luogo dove è stato ucciso Makha Niang