Emilia Romagna

Tram Civis, non fu danno erariale

Assolti l'ex presidente e due consiglieri di Atc a Bologna

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 14 MAR - Dopo la pronuncia in appello che ha assolto l'ex Giunta Delbono nella vicenda People Mover, un'altra sentenza contabile smonta l'ipotesi di danno erariale provocato da progetti di opere pubbliche bolognesi. E' il caso del Civis, il tram su gomma a guida ottica mai entrato in funzione e nel frattempo sostituito da un altro mezzo, ma che vedeva a giudizio davanti alla Corte dei conti dell'Emilia-Romagna l'ex presidente di Atc Maurizio Agostini e due ex consiglieri di quella che all'epoca era la società di trasporti pubblici, Claudio Comani e Paolo Vestrucci, a cui la Procura regionale chiedeva conto del danno da mancata realizzazione. Un danno che veniva quantificato dall'accusa in 98 milioni, equivalente all'ammontare dei pagamenti fatti da Atc-Tper all'associazione temporanea d'impresa, ma per che per i giudici, invece, non sussiste. E' stata dunque rigettata la richiesta di risarcimento a carico di Agostini, Comani e Vestrucci, usciti assolti e prosciolti anche nel processo penale.

Unico condannato, in primo grado dalla Corte dei Conti, era stato il successore di Agostini in Atc, l'ex presidente Francesco Sutti, ad un risarcimento ridottoa 450mila euro. Nei confronti di Agostini, Comani, Vestrucci e inizialmente anche dell'ex sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca, nel frattempo morto, una prima citazione a giudizio era stata dichiarata inammissibile dalla Corte per tardivitàdell'atto. Questa volta i giudici sono entrati nel merito e per farlo citano una serie di punti della sentenza su Sutti dove spiega che il danno per le casse pubbliche non sussiste e in aggiunta, neppure quello residuo. 

"Siamo molto soddisfatti dell'esito del giudizio per il nostro assistito", hanno commentato gli avvocati Maria Cristina Fabbretti e Marco Masi dello studio legale associato Masi
Borsari Girani Quercioli di Bologna. "Il nostro cliente - hanno aggiunto - era stato citato in giudizio dalla procura della Corte dei Conti dell'Emilia Romagna per l'accertamento di un presunto danno erariale pari ad oltre 98 milioni di euro per aver condotto la procedura di gara che ha portato all'affidamento dell'appalto del Civis nel lontano anno 2005. Il primo giudizio si era concluso con una sentenza di tipo processuale, ma oggi finalmente chiarezza è stata fatta sotto il profilo dell'accertamento dei fatti: l'operato del nostro assistito non ha causato alcun danno alla finanza pubblica".
   

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