Emilia Romagna

Enza rompe argini, evacuate 1000 persone

Emergenza nel Reggiano dove fiume ha invaso il centro abitato

Redazione Ansa

Non fuoriesce più acqua dalle falle sull'argine che hanno concorso all'esondazione del fiume Enza ieri nel Reggiano, quindi si sta programmando lo svuotamento dell'area interessata dall'alluvione a Lentigione, frazione di Brescello. Lo si apprende dalla riunione convocata stamani in prefettura a Reggio Emilia, centro di coordinamento delle attività di soccorso. I carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia, assieme ai militari del 5° reggimento carabinieri Emilia Romagna e i paracadutisti carabinieri del Tuscania giunti in rinforzo, hanno intanto intensificato i controlli anti sciacallaggio nelle aree della alluvione, compresa quella di Santa Croce, frazione di Boretto.

Intanto la protezione civile ha diffuso l'allerta arancione, cioé di livello medio, per criticità idraulica su tutte le zone montane e collinari della regione e gialla (bassa) sulla costa romagnola per vento dalle 12 del 13 dicembre alle 24 del 14. L'Arpae preve anche venti forti lungo tutto il crinale Appenninico. 

 

LA PROTEZIONE CIVILE DI BOLZANO INTERVIENE A BRESCELLO

Il livello idrometrico del Po è sceso di un metro a Boretto nelle 12 ore successive alla piena causata dal maltempo con un lento ritorno alla normalità nell'intero bacino idrografico e l'inizio della conta dei danni. E' quanto emerge da un'analisi di Coldiretti che evidenzia milioni di euro di danni con centinaia di ettari di campagna finiti sott'acqua, vigneti e coltivazioni di cereali e foraggio sommersi, stalle e edifici rurali danneggiati, animali morti o dispersi, piante divelte e black-out elettrici, frane e smottamenti.

La situazione più difficile - riferisce la Coldiretti - in Emilia-Romagna dove è esondato l'Enza con l'allagamenti dei campi del Reggiano nei Comuni di Boretto e Brescello in località Lentigione, ma l'emergenza si estende anche a Parma e Modena mentre in tutta la regione si sono verificati black-out elettrici e telefonici. Danni - continua Coldiretti - sono stati provocati dal gelo alle coltivazioni invernali mentre vigneti e alberi sono stati spezzati dal peso del ghiaccio.

TORNA LA PAURA DOPO L'ALLUVIONE DEL 2014

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