Emilia Romagna

Pagnoncelli indaga gli 8.000 oratori

Luoghi accoglienza. Comico Giacomo: 'Lì ho scoperto il teatro'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 16 NOV - Gli oltre 8 mila oratori italiani sono gli spazi privilegiati dell'attività educativa della Chiesa e spesso anche i luoghi che meglio accolgono i ragazzi stranieri. La prima fotografia nazionale di una delle poche istituzioni formative che può vantare oltre 450 anni di storia viene scattata da un'indagine di Nando Pagnoncelli, ricercatore e presidente di Ipsos Italia ("Un pomeriggio all'oratorio. La prima indagine nazionale sui centri giovanili, Edizioni Dehoniane, pp.48, euro 6,50), pubblicato dalla casa bolognese nella collana "Lampi" con una testimonianza dell'attore Giacomo Poretti, del popolare trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, e una postfazione di Michele Falabretti, prete bergamasco, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana.
    Gli oratori - afferma l'indagine - si trovano accanto alla chiesa parrocchiale, hanno campetti da calcio, sale giochi con il biliardino, locali per il catechismo e il bar. Quelli più moderni dispongono anche di cucine, sale per proiettare film, spazi per il teatro e la musica e promuovono compagnie teatrali, complessi musicali e web radio. Luoghi di educazione e di vita rassicuranti per i genitori, gli oratori italiani intercettano le domande delle famiglie, dei giovani, dei bambini e anche degli enti pubblici locali. "I dati provenienti dalle 110 diocesi che hanno risposto all'indagine - spiega Pagnoncelli - evidenziano che il 96,7% degli oratori del Nord sono legati alle parrocchie, la percentuale scende di poco al Centro (91%) e di quasi dieci punti al Sud (87%).
    Nell'Italia centrale e meridionale sono presenti anche realtà come la Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri, i Salesiani di don Bosco, i Figli della carità (Canossiani), i Giuseppini del Murialdo e le Figlie di Maria Ausiliatrice". Più diffusi al Nord che nel resto d'Italia e aperti pressoché quotidianamente, gli oratori propongono anche attività di doposcuola e volontariato, rappresentando in tante località l'unica proposta di aggregazione giovanile.
    "Molti ragazzi che lo frequentano - prosegue Pagnoncelli - sono stranieri, magari di seconda generazione, ben integrati.
    L'indagine consente di osservare che vi è un'attività molto favorevole ad accoglierli senza in alcun modo urtare le credenze religiose dei Paesi da cui provengono". Proprio in oratorio Giacomo Poretti ha scoperto la vocazione per il teatro: "Don Giancarlo amava più Pirandello e Goldoni di san Pietro e Paolo, e il suo sogno era creare una compagnia teatrale amatoriale: ci riuscì ed io devo a lui la fortuna di aver scoperto il gioco meraviglioso del teatro". (ANSA).
   

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