Emilia Romagna

Lolli, ipotesi barconi per arresto

Detenuto in cella singola a Tripoli, si era convertito a Islam

Redazione Ansa

(ANSA) - RIMINI, 4 NOV - Potrebbe essere l'attività di "polizia marittima", per fermare i barconi di migranti diretti verso l'Italia, la ragione dell'arresto a Tripoli, da parte delle autorità libiche, di Giulio Lolli, imprenditore bolognese di 52 anni, ex presidente della Rimini Yacht, fallita con un buco milionario, inseguito da due mandati di cattura internazionale e una richiesta di estradizione emesse dalla Procura di Rimini. Lo riferisce la sua legale Valentina Rossi, che esclude che l'arresto sia legato alle inchieste italiane. Lolli, che in Libia si è rifatto una vita, si è convertito all'Islam e ha sposato una giornalista di 20 anni più giovane di lui, è detenuto in una cella da solo, non con i detenuti comuni, nel carcere di Tripoli. La moglie ha potuto fargli consegnare alcuni oggetti personali, ma non vederlo. Potrebbe rimanere in carcere fino a tre settimane, periodo nel quale la procura generale di Tripoli indagherà sul suo conto e poi o lo accuserà formalmente o ne disporrà il rilascio.
   

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