Emilia Romagna

Delitti di 'Ndrangheta al Nord, arresti

Due gli omicidi a Reggio Emilia in faida, tre misure cautelari

Redazione Ansa

(ANSA) - REGGIO EMILIA, 19 OTT -  Il capocosca Nicolino Grande Aracri, già detenuto per vicende di 'ndrangheta, è uno dei tre destinatari dell'ordine di custodia cautelare in carcere per i delitti del 1992.
Oltre a Grande Aracri, 58 anni, sono stati arrestati Nicolino Sarcone, 52, altro esponente di spicco della 'ndrangheta in Emilia, e Angelo Greco, 51 anni, al vertice della ndrina distaccata di San Mauro Marchesato, nel Torinese. Anche gli altri due sono detenuti per altra causa.
L'impulso alle indagini è stato dato delle dichiarazioni dei due pentiti Angelo Cortese e Antonio Valerio. 

   L'indagine riguarda due omidici commessi nel 1992 nel Reggiano, in cui rimasero vittime il 33enne Nicola Vasapollo e il 35enne Giuseppe Ruggiero, nell'ambito di una feroce guerra di mafia combattuta tra Calabria e Nord Italia.

    E' l'operazione 'Aemilia 1992', coordinata dalla Dda di Reggio Emilia e la squadra mobile reggiana sta perquisendo anche altre persone coinvolte nelle indagini. L'inchiesta ha ricostruito la contrapposizione tra la cosca Grande Aracri-Dragone-Giampà e il sodalizio Vasapollo-Ruggiero in lotta per l'egemonia delle attività illecite tra le province di Crotone e Reggio Emilia.
    Entrambe le vittime furono uccise nelle loro case, mentre si trovavano ai domiciliari. Per costringere Ruggiero ad aprire la porta, i killer simularono un controllo delle forze dell'ordine in divisa, con auto di servizio camuffata.
   

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