Emilia Romagna

A Bologna 'Giornate su disuguaglianze'

Da 24 al 5/11 incontri su differenze, disparità, discriminazioni

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 9 OTT - Un ciclo di incontri - a Bologna, dal 24 ottobre al 5 novembre - sui temi delle differenze, delle disparità e delle discriminazioni. A promuoverlo, con il titolo 'Giornate sulle disuguaglianze' è l'Istituto Carlo Cattaneo che porterà a discutere, nel capoluogo emiliano, ricercatori, studiosi operatori italiani e internazionali, premi Nobel.
    Le giornate si articoleranno - in particolare - in due momenti distinti. Il primo, ribattezzato 'Diseguali perché', è aperto al pubblico che, tra dibattiti e proiezioni, vedrà studiosi e operatori spaziare dal tema dell'immigrazione, a quello della discriminazione religiosa, dalla sofferenza psichica, all'economia, al lavoro, alle differenze di genere e violenza.
    Il secondo momento, invece, è una conferenza scientifica internazionale - ad iscrizione - con più di 70 ricercatori, chiusa il 4 novembre da una tavola rotonda pubblica cui prenderanno parte, tra gli altri, l'ex premier Romano Prodi e il Premio Nobel per l'Economia, Joseph Stiglitz.

   Con questa iniziativa, ha spiegato in conferenza stampa il direttore dell'Istituto Cattaneo, Maurizio Morini, "c'è la volontà di non fermarsi alla sola attività storica di analisi dei flussi" elettorali ma di andare ad avviare "un percorso" di apertura al pubblico, in questo caso dedicato all'analisi delle differenze, delle disparità e delle discriminazioni da punti di vista diversi come quello degli studiosi, degli operatori sociali, fino ai protagonisti delle disuguaglianze.

   Non a caso nel ciclo di incontri, dibatti e proiezioni aperto al pubblico e alla cittadinanza e intitolato 'Diseguali perché' si alterneranno figure come quelle di Raffele Salinari di 'Terres des Hommes' a parlare di rifugiati e migranti o come quelle dell'Arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Zuppi e Yassine Lafram della comunità islamica di Bologna a discutere di islamofobia e discriminazione religiosa, oppure della filosofa Valeria Babini e del giornalista e senatore, Sergio Zavoli a parlare di sofferenza psichica e discriminazione. Tra i relatori, ancora, l'economista e consulente di Palazzo Chigi, Marco Leonardi, a discettare delle conseguenze dell'austerity; la sociologa Chiara Saraceno a riflettere su differenze di genere e violenza; il segretario della Cgil e l'economista Fabrizio Barca a discutere del futuro del lavoro tra economia e diritti e il Premio Nobel per l'economia, Joseph Stiglitz in un incontro intitolato 'Il futuro del lavoro, il lavoro del futuro'.

   Il Nobel americano, insieme all'ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi; a Roberto Turrini del servizio studi della Banca d'Italia; all'economista Paolo Onofri e all'esponente dell'Ocse, Marco Mira d'Ercole, concluderà, con una tavola rotonda aperta al pubblico, la conferenza internazionale - in programma da 2 al 4 novembre e accessibile dietro iscrizione a pagamento - che vedrà oltre 70 ricercatori impegnati in 15 sessioni sul tema 'Trends in inequality: social, economic and political issues'. "Perché abbiamo scelto il tema della disuguaglianza? - ha osservato il presidente dell'Istituto Cattaneo, Pier Giorgio Ardeni - Perché la disuguaglianza è il tema cruciale, è il tema dell'oggi. Che non è prodotto solo di una crisi economica che non è ancora finita ma che viene dal profondo, dal funzionamento del sistema economico e che, con la globalizzazione, ha visto nascere tendenze come la precarizzazione del lavoro, la marginalizzazione, la radicalizzazione del conflitto sociale, la proletarizzazione del ceto medio. Quello della disuguaglianza - ha concluso - è un tema cruciale della contemporaneità".
   

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