Emilia Romagna

Papa a Cesena e Bologna, appello per la buona politica. Francesco benedice il 'sistema Emilia'

'La piazza è la base del buon governo della città'. Ad accogliere il pontefice anche una religiosa di 105 anni

Redazione Ansa

"Voi rappresentate parti sociali diverse, spesso in discussione anche aspra tra loro, ma avete imparato che solo insieme si può uscire dalla crisi e costruire il futuro. Solo il dialogo, nelle reciproche competenze, può permettere di trovare risposte efficaci e innovative per tutti, anche sulla qualità del lavoro, in particolare l'indispensabile welfare. È quello che alcuni chiamano il 'sistema Emilia'. Cercate di portarlo avanti". Lo ha detto il Papa incontrando il mondo del lavoro in piazza Maggiore a Bologna.

"C'è bisogno - ha affermato - di soluzioni stabili e capaci di aiutare a guardare al futuro per rispondere alle necessità delle persone e delle famiglie". Ha poi ricordato la "esperienza cooperativa, che nasce dal valore fondamentale della solidarietà", sviluppata da tempo in queste zone, "oggi essa ha ancora molto da offrire, anche per aiutare tanti che sono in difficoltà e hanno bisogno di quell''ascensore sociale' che secondo alcuni sarebbe del tutto fuori uso".

Nell'attesa del Papa il popolarissimo cantante bolognese Gianni Morandi ha intrattenuto la folla in attesa cantando alcune delle sue più celebri canzoni.

Appena entrato nell'Hub migranti di Bologna, papa Francesco ha ricevuto come dono simbolico un 'braccialetto da profugo' analogo a quello che indica l'inizio del percorso di accoglienza dei richiedenti asilo ospitati nella struttura. Glielo ha consegnato un giovane senegalese, ora operatore e con un passato da migrante. Poi Francesco ha iniziato a passare tra i prefabbricati e salutare e a fare 'selfie' con le persone presenti dietro alle transenne, fermandosi con tutti insieme all'arcivescovo di Bologna Zuppi. La folla, prima festosa e urlante, ha atteso il papa praticamente in silenzio e comunque senza gridare.

Bologna, ha ricordato il Papa ai migranti dell'Hub, è stata la prima città in Europa, 760 anni fa a liberare 5855 schiavi, "tantissimi, eppure Bologna non ebbe paura", la città li riscattò, 'forse lo fecero anche per ragioni economiche, perché la libertà aiuta tutti e a tutti conviene", senza paura accolsero quelle "'non persone'", li riconobbero come esseri umani. Scrissero in un libro" i loro nomi. "Come vorrei che anche i vostri nomi fossero scritti e ricordati per trovare assieme" come allora, "un futuro comune".

 Appello del Papa, da Cesena, per la "buona politica", "non quella asservita alle ambizioni individuali o alla prepotenza di fazioni o centri di interessi", "che non sia né serva né padrona, ma amica e collaboratrice; non paurosa o avventata, ma responsabile e quindi coraggiosa e prudente nello stesso tempo; che faccia crescere il coinvolgimento delle persone, la loro progressiva inclusione e partecipazione; che non lasci ai margini alcune categorie, che non saccheggi e inquini le risorse naturali".

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