Emilia Romagna

Strage: Bolognesi, Stato truffaldino

Presidente associazione familiari vittime attacca il Governo

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 28 LUG - "Lo Stato, inteso come Governo, si è comportato in maniera assurda e truffaldina nei confronti delle vittime della strage della stazione: la legge 206, la digitalizzazione delle carte, la direttiva Renzi sulla desecretazione degli atti non funzionano, non vanno avanti". Il presidente dell'Associazione familiari vittime della strage di Bologna,il deputato Paolo Bolognesi, non risparmia le critiche alle istituzioni a margine della presentazione della cerimonia del 37/o anniversario della strage della stazione. "Avevamo stabilito di non andare il 9 maggio alla cerimonia per commemorare le vittime del terrorismo e delle stragi - prosegue Bolognesi - da quel momento ci sono stati incontri e riunioni, non è stato rispettato nessun accordo e lo Stato non sta facendo nulla per risolvere i problemi. Credo che questo sia il gioco delle tre carte".
  BOLOGNESI, RAPPRSENTANTI GOVERNO SGRADITI -  "I rappresentanti del Governo alla cerimonia sono ancora sgraditi, non ho cambiato idea. È bene che certi personaggi facciano, se devono fare delle chiacchiere restano sgraditi". Ha detto ancora Bolognesi. Diversa invece la sua posizione sulla presenza o meno di rappresentanti della procura che, come detto dal procuratore di Bologna Giuseppe Amato, potrebbero non essere graditi il prossimo 2 agosto: "Non abbiamo nessun problema per quanto riguarda la Procura, può venire tranquillamente a tutta la manifestazione, sia la mattina sia la sera".

    BONFIETTI SCRIVE A RENZI SU DESECRETAZIONE -  "Una situazione che, proprio nel rispetto degli impegni della sua direttiva, dovrebbe richiedere il massimo dell'impegno e della consapevolezza e che si va via via trasformando in una resa che però trova un inaccettabile alibi nel considerare sbagliata e velleitaria proprio la direttiva stessa da lei promulgata. Tutto questo mi sento di denunciare portando a sua conoscenza per chiedere un impegno nello spirito che aveva animato la sua iniziativa". Si chiude così una lettera aperta di Daria Bonfietti, Presidente Associazione parenti vittime strage di Ustica, a Matteo Renzi in qualità di ex Presidente del consiglio dei Ministri. "Come Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica - sottolinea Bonfietti - abbiamo salutato la sua direttiva dell'aprile 14 sulla desecretazione come un positivo progetto di trasparenza, di corretto rapporto tra cittadini e Istituzioni e come significativo contributo alla ricostruzione storica: abbiamo cercato di impegnarci - pur tra indifferenza e atteggiamenti burocratici di rifiuto e chiusura - visionando le carte che via via venivano messe a disposizione e infatti abbiamo da subito cominciato a denunciare una insufficienza del materiale reso disponibile ); per Ustica una 'cronica' mancanza di documentazione coeva ai fatti: abbiamo continuato il nostro impegno trovando 'ascolto' nel sottosegretario Claudio De Vincenti ma oggi ci sentiamo di denunciare e richiamare la sua attenzione, proprio come capo del Governo che aveva aperto il processo, sugli esiti fallimentari che si stanno prospettando" "Intanto riteniamo gravissimo che il Governo attuale - aggiunge Bonfietti - non abbia nominato un sottosegretario di riferimento indebolendo nei fatti la tensione dell'Esecutivo quando sempre più clamorose emergono le difficoltà: da un lato per la inconsistenza del materiale messo a disposizione, segnale evidente di una mancanza di indirizzo politico nelle varie Amministrazioni - segnaliamo ad esempio la assoluta mancanza di documentazione del Ministero dei Trasporti (un Ministero che quindi totalmente non ottempera alla direttiva) la assoluta mancanza di documentazione per l'arco di sei anni 80-86 della Marina, a scendere fino alla mancanza di documentazione della Prefettura di Bologna. Una situazione alla quale fa poi da corollario l'emergere di una situazione disastrosa e forme di archiviazione inaccettabile delle varie amministrazioni".

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